I paesi del bacino del Mediterraneo sono caratterizzati da forti divari in termini di crescita demografica, di condizioni socioeconomiche e di disponibilità di risorse naturali che rallentano il processo di coesione euro-mediterranea e creano una situazione di debolezza strutturale che li rende estremamente vulnerabili in situazioni di crisi. Negli ultimi anni l'area mediterranea è stata interessata da profonde trasformazioni che a una prima analisi non sembrano tra loro correlate. La tempesta rivoluzionaria denominata «primavera araba» che ha travolto i regimi del Medio Oriente e del nord Africa a partire dal 2010, ha inaugurato una fase di forte instabilità politica nella regione. Parallelamente, una profonda crisi economico-finanziaria ha colpito i paesi della riva nord del Mediterraneo acuita dal forte incremento delle migrazioni provenienti dal Medio Oriente e dal nord Africa. In un contesto come quello della riva sud-orientale del Mediterraneo caratterizzato dalla scarsità di risorse fondamentali per la crescita economica e la sopravvivenza umana, come acqua e terra coltivabile, il cambiamento climatico può assumere il ruolo di «variabile nascosta» nell'amplificare il malcontento sociale e nell'incrementare il livello di instabilità interna, fattori che rischiano di ripercuotersi su tutti i paesi dell'area. Obiettivo del capitolo è di analizzare il livello di vulnerabilità dei paesi del Bacino mediterraneo al rischio climatico e di rilevare i potenziali impatti del surriscaldamento globale in termini di sicurezza. Il cambiamento climatico renderà la correlazione tra sicurezza e ambiente sempre più stringente soprattutto in quelle aree caratterizzate da una limitata dotazione di risorse naturali, eccessiva dipendenza dalle importazioni alimentari, scarsa capacità di adattamento al rischio ambientale, instabilità politica, debolezza delle istituzioni e presenza di fonti idriche condivise tra più paesi.

Stabilità e sicurezza nel Mediterraneo tra vincoli ambientali e divari socio-economici

Eugenia Ferragina;
2018

Abstract

I paesi del bacino del Mediterraneo sono caratterizzati da forti divari in termini di crescita demografica, di condizioni socioeconomiche e di disponibilità di risorse naturali che rallentano il processo di coesione euro-mediterranea e creano una situazione di debolezza strutturale che li rende estremamente vulnerabili in situazioni di crisi. Negli ultimi anni l'area mediterranea è stata interessata da profonde trasformazioni che a una prima analisi non sembrano tra loro correlate. La tempesta rivoluzionaria denominata «primavera araba» che ha travolto i regimi del Medio Oriente e del nord Africa a partire dal 2010, ha inaugurato una fase di forte instabilità politica nella regione. Parallelamente, una profonda crisi economico-finanziaria ha colpito i paesi della riva nord del Mediterraneo acuita dal forte incremento delle migrazioni provenienti dal Medio Oriente e dal nord Africa. In un contesto come quello della riva sud-orientale del Mediterraneo caratterizzato dalla scarsità di risorse fondamentali per la crescita economica e la sopravvivenza umana, come acqua e terra coltivabile, il cambiamento climatico può assumere il ruolo di «variabile nascosta» nell'amplificare il malcontento sociale e nell'incrementare il livello di instabilità interna, fattori che rischiano di ripercuotersi su tutti i paesi dell'area. Obiettivo del capitolo è di analizzare il livello di vulnerabilità dei paesi del Bacino mediterraneo al rischio climatico e di rilevare i potenziali impatti del surriscaldamento globale in termini di sicurezza. Il cambiamento climatico renderà la correlazione tra sicurezza e ambiente sempre più stringente soprattutto in quelle aree caratterizzate da una limitata dotazione di risorse naturali, eccessiva dipendenza dalle importazioni alimentari, scarsa capacità di adattamento al rischio ambientale, instabilità politica, debolezza delle istituzioni e presenza di fonti idriche condivise tra più paesi.
2018
Istituto di Studi sul Mediterraneo - ISMed
978-88-15-27938-5
stabilità
sicurezza
Mediterraneo
ambiente
divari
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/343121
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