Attraverso una ricognizione di lungo periodo, l'articolo dà conto di cosa sono stati i beni comuni - proprietà collettive e usi civici - in Italia e quali le differenziazioni interne. Fin dalla seconda metà del Settecento il dibattito pubblico e i saperi scientifici hanno posto al centro di approfondite analisi il ruolo dei "commons" nell'economia e nella società. In una prima fase, che dura fino al fascismo, questo interesse si collega alla "questione proprietaria" e cioè all'affermazione di un regime moderno di proprietà delle risorse naturali. Nei decenni successivi al secondo dopoguerra, invece, questa categoria ritorna, soprattutto all'interno della tradizione giuridica sui beni pubblici e sotto l'influenza del dibattito internazionale, come aspetto rilevante della "questione ambientale".
I beni comuni in Italia
Gabriella Corona
2018
Abstract
Attraverso una ricognizione di lungo periodo, l'articolo dà conto di cosa sono stati i beni comuni - proprietà collettive e usi civici - in Italia e quali le differenziazioni interne. Fin dalla seconda metà del Settecento il dibattito pubblico e i saperi scientifici hanno posto al centro di approfondite analisi il ruolo dei "commons" nell'economia e nella società. In una prima fase, che dura fino al fascismo, questo interesse si collega alla "questione proprietaria" e cioè all'affermazione di un regime moderno di proprietà delle risorse naturali. Nei decenni successivi al secondo dopoguerra, invece, questa categoria ritorna, soprattutto all'interno della tradizione giuridica sui beni pubblici e sotto l'influenza del dibattito internazionale, come aspetto rilevante della "questione ambientale".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.