Nonostante il ritardo con cui si sta sviluppando rispetto alla riflessione di area anglosassone, il filone di studi che si occupa già da alcuni anni di deindustrializzazione in Italia sembra stia acquisendo una crescente consapevolezza sia del carattere interdisciplinare di questi studi che impongono l'uso di categorie e di metodologie appartenenti a discipline e saperi differenti, sia della profondità storica e della cesura epocale di questo processo che oltrepassa i confini di un fenomeno meramente economico per assumere un significato ancora più ampio. Il dibattito sembra aver consapevolezza che parlare di deindustrializzazione vuol dire parlare di declino industriale, di cambiamento tecnologico, di delocalizzazione, di disoccupazione, ma vuol dire anche parlare di forti ricadute sugli equilibri della comunità, sulla crisi delle ideologie, sulle forme del lavoro. E vuol dire anche di parlare di nuove occasioni di sviluppo e di lavoro, di politiche pubbliche, di economie e di usi sostenibili del territorio. Nella relazione si dà conto di quattro filoni di studio significativi che hanno analizzato la deindustrializzazione in Italia da diverse prospettive e che hanno visto la luce negli ultimi anni.

Le aree deindustrializzate italiane: uno sguardo d'insieme

Gabriella Corona
2018

Abstract

Nonostante il ritardo con cui si sta sviluppando rispetto alla riflessione di area anglosassone, il filone di studi che si occupa già da alcuni anni di deindustrializzazione in Italia sembra stia acquisendo una crescente consapevolezza sia del carattere interdisciplinare di questi studi che impongono l'uso di categorie e di metodologie appartenenti a discipline e saperi differenti, sia della profondità storica e della cesura epocale di questo processo che oltrepassa i confini di un fenomeno meramente economico per assumere un significato ancora più ampio. Il dibattito sembra aver consapevolezza che parlare di deindustrializzazione vuol dire parlare di declino industriale, di cambiamento tecnologico, di delocalizzazione, di disoccupazione, ma vuol dire anche parlare di forti ricadute sugli equilibri della comunità, sulla crisi delle ideologie, sulle forme del lavoro. E vuol dire anche di parlare di nuove occasioni di sviluppo e di lavoro, di politiche pubbliche, di economie e di usi sostenibili del territorio. Nella relazione si dà conto di quattro filoni di studio significativi che hanno analizzato la deindustrializzazione in Italia da diverse prospettive e che hanno visto la luce negli ultimi anni.
2018
Istituto di Studi sul Mediterraneo - ISMed
Deindustrializzazione
Storia
Bonifiche
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/343447
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