La quota degli studenti stranieri di seconda generazione iscritti nelle scuole pubbliche italiane consiste oggi nel 9% della popolazione impegnata nella formazione pre-universitaria. Il numero degli allievi stranieri nati in Italia ha inoltre superato quello di quanti sono invece nati all'estero. La scuola si trova così ad affrontare una sfida importante, in quanto essa costituisce il terreno privilegiato ove gli studenti figli di stranieri potranno acquisire una cittadinanza culturale che - almeno di fatto - delinei una soddisfacente integrazione sociale tra mondi in apparenza distanti. Le seconde generazioni sono costituite da giovani cresciuti in Italia e che hanno acquisito un sistema valoriale e di lettura delle realtà diverso da quello dei propri genitori (giunti invece nel nostro Paese in età adulta e pertanto con un sistema valoriale stabilizzato). Ai fini dell'integrazione, il ruolo fondamentale della scuola è indiscusso. È questo il principale connettore tra universi culturali plurimi, nel quale si sperimentano spesso per la prima volta rapporti interpersonali intensi con la popolazione autoctona e nel quale iniziano a fondersi e uniformarsi i bisogni giovanili. Il contributo proposto si basa su un'analisi dei dati dell'indagine GAP - Giovani alla Prova che porrà a confronto gli studenti italiani e stranieri delle scuole superiori dell'area romana lungo un ideale asse di inclusione/esclusione. Rispetto a questi due gruppi di giovani saranno evidenziati gli elementi di convergenza e divergenza sulle strategie di costruzione del futuro lavorativo, sulle chance di mobilità sociale e sulle relazioni intrattenute in ambito amicale e familiare. Costante sarà il riferimento al sistema valoriale degli studenti italiani e stranieri, così come quello verso atteggiamenti e opinioni sulla propria vita.
Lungo l'asse dell'integrazione/esclusione. Il banco di scuola con-diviso tra studenti italiani e stranieri
Tintori A;Cerbara L
2017
Abstract
La quota degli studenti stranieri di seconda generazione iscritti nelle scuole pubbliche italiane consiste oggi nel 9% della popolazione impegnata nella formazione pre-universitaria. Il numero degli allievi stranieri nati in Italia ha inoltre superato quello di quanti sono invece nati all'estero. La scuola si trova così ad affrontare una sfida importante, in quanto essa costituisce il terreno privilegiato ove gli studenti figli di stranieri potranno acquisire una cittadinanza culturale che - almeno di fatto - delinei una soddisfacente integrazione sociale tra mondi in apparenza distanti. Le seconde generazioni sono costituite da giovani cresciuti in Italia e che hanno acquisito un sistema valoriale e di lettura delle realtà diverso da quello dei propri genitori (giunti invece nel nostro Paese in età adulta e pertanto con un sistema valoriale stabilizzato). Ai fini dell'integrazione, il ruolo fondamentale della scuola è indiscusso. È questo il principale connettore tra universi culturali plurimi, nel quale si sperimentano spesso per la prima volta rapporti interpersonali intensi con la popolazione autoctona e nel quale iniziano a fondersi e uniformarsi i bisogni giovanili. Il contributo proposto si basa su un'analisi dei dati dell'indagine GAP - Giovani alla Prova che porrà a confronto gli studenti italiani e stranieri delle scuole superiori dell'area romana lungo un ideale asse di inclusione/esclusione. Rispetto a questi due gruppi di giovani saranno evidenziati gli elementi di convergenza e divergenza sulle strategie di costruzione del futuro lavorativo, sulle chance di mobilità sociale e sulle relazioni intrattenute in ambito amicale e familiare. Costante sarà il riferimento al sistema valoriale degli studenti italiani e stranieri, così come quello verso atteggiamenti e opinioni sulla propria vita.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: MIGRAZIONI E INTEGRAZIONI NELL'ITALIA DI OGGI
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