L'esigenza di analizzare in maniera dettagliata le caratteristiche topografiche dell'area della valle di Sant'Andrea nella quale, oltre alle emergenze di interesse archeologico, sono evidenti chiari segni di importanti modificazioni antropiche del paesaggio naturale che rendono peculiare questa parte del tracciato della via Appia, ha presto rivelato l'insufficienza del grado di risoluzione del modello digitale del terreno (DTM) con maglie di 5 metri di lato della Regione Lazio prodotta in formato vettoriale dal SITR (Sistema Informativo Territoriale Regionale - Dipartimento Territorio, Direzione Territorio e Urbanistica) a partire dalla Carta Tecnica Regionale (CTR) in scala 1:5000 (con equidistanza delle isoipse a 5 metri). Per tale motivo, si è da subito evidenziata l'esigenza di generare un DTM di maggior dettaglio che permettesse di rappresentare il contesto morfologico locale, integrare le osservazioni geomorfologiche ed archeologiche osservate sul terreno e procedere con analisi di tipo quantitativo di superfici significative (raster analysis). Un modello digitale del terreno a maggior risoluzione si rendeva necessario, inoltre, ai fini della modellazione dinamica dei processi di dissesto idrogeologico.....
La restituzione del DTM della valle di Sant'Andrea da base aerofotogrammetrica.
De Meo A;Di Luzio E;
2019
Abstract
L'esigenza di analizzare in maniera dettagliata le caratteristiche topografiche dell'area della valle di Sant'Andrea nella quale, oltre alle emergenze di interesse archeologico, sono evidenti chiari segni di importanti modificazioni antropiche del paesaggio naturale che rendono peculiare questa parte del tracciato della via Appia, ha presto rivelato l'insufficienza del grado di risoluzione del modello digitale del terreno (DTM) con maglie di 5 metri di lato della Regione Lazio prodotta in formato vettoriale dal SITR (Sistema Informativo Territoriale Regionale - Dipartimento Territorio, Direzione Territorio e Urbanistica) a partire dalla Carta Tecnica Regionale (CTR) in scala 1:5000 (con equidistanza delle isoipse a 5 metri). Per tale motivo, si è da subito evidenziata l'esigenza di generare un DTM di maggior dettaglio che permettesse di rappresentare il contesto morfologico locale, integrare le osservazioni geomorfologiche ed archeologiche osservate sul terreno e procedere con analisi di tipo quantitativo di superfici significative (raster analysis). Un modello digitale del terreno a maggior risoluzione si rendeva necessario, inoltre, ai fini della modellazione dinamica dei processi di dissesto idrogeologico.....I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.