This paper deals with the unaccompanied minor migrants' journey to Italy. In particular, it takes into account the minors arrived in Italy during the so-called summer of the refugee crisis. The present proposal illustrates the results of analysis of 21 interviews collected during a field survey carried out in 2016 by the author for the Institute for Research on Population and Social Policies of National Research Council (CNR-IRPPS), on behalf of the Italian Committee of Unicef - United Nation Children Found. The key objective of research was of detecting the minor's experience in relation to their migratory experience and to reconstruct their journey towards Italy which can be considered a true turning point for their biography. So, the key research questions regarded the interrelation among the journey, the reasons to leave, the events and how they affect the migration process and what will happen after their arrival in the country

Questo articolo affronta l'analisi dell'emigrazione dei minori stranieri non accompagnati. Cercando di spiegare la scelta di partire e di lasciare la propria famiglia, il proprio contesto sociale e di fare a meno, forse per sempre, di tutte le relazioni affettive e sociali che hanno accompagnato la nostra crescita emotiva e fisica, non si può ritenere una scelta facile. Essa non è il frutto di una decisione presa in solitudine ma il risultato di un confronto con i propri pari e familiari. Il più delle volte rappresenta il primo passo di una strategia familiare per fare fronte a nuovi bisogni, per fuoriuscire da situazioni di crisi o per migliorare la propria situazione. Ma anche in questi casi, la scelta non è solo razionalmente dettata da un calcolo dei costi e dei profitti che ne possono derivare, esiste sempre un elemento dettato dall'emotività, dal vissuto quotidiano che irrompe con il suo carico emozionale e che a volte assume un peso preponderante nella chiamata alla partenza. Questo complesso sistema di fattori che stanno alla base dell'emigrazione prende una forma ancora più intricata nel caso dei minori non accompagnati. Logicamente si può pensare che in questi casi la famiglia ha un ruolo preponderante non solo nella scelta della partenza ma anche nella preparazione del viaggio e nella scelta della meta. Ma è anche vero che la famigli in molti casi può rivestire un ruolo minimale se non negativo, nel senso che rappresenta il contesto da cui si vuole fuggire o il principale fattore di spinta alla fuga.

Perché: i motivi della partenza e della scelta dell'Italia

Vitiello Mattia
2017

Abstract

This paper deals with the unaccompanied minor migrants' journey to Italy. In particular, it takes into account the minors arrived in Italy during the so-called summer of the refugee crisis. The present proposal illustrates the results of analysis of 21 interviews collected during a field survey carried out in 2016 by the author for the Institute for Research on Population and Social Policies of National Research Council (CNR-IRPPS), on behalf of the Italian Committee of Unicef - United Nation Children Found. The key objective of research was of detecting the minor's experience in relation to their migratory experience and to reconstruct their journey towards Italy which can be considered a true turning point for their biography. So, the key research questions regarded the interrelation among the journey, the reasons to leave, the events and how they affect the migration process and what will happen after their arrival in the country
2017
Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali - IRPPS
978-88-89285-32-9
Questo articolo affronta l'analisi dell'emigrazione dei minori stranieri non accompagnati. Cercando di spiegare la scelta di partire e di lasciare la propria famiglia, il proprio contesto sociale e di fare a meno, forse per sempre, di tutte le relazioni affettive e sociali che hanno accompagnato la nostra crescita emotiva e fisica, non si può ritenere una scelta facile. Essa non è il frutto di una decisione presa in solitudine ma il risultato di un confronto con i propri pari e familiari. Il più delle volte rappresenta il primo passo di una strategia familiare per fare fronte a nuovi bisogni, per fuoriuscire da situazioni di crisi o per migliorare la propria situazione. Ma anche in questi casi, la scelta non è solo razionalmente dettata da un calcolo dei costi e dei profitti che ne possono derivare, esiste sempre un elemento dettato dall'emotività, dal vissuto quotidiano che irrompe con il suo carico emozionale e che a volte assume un peso preponderante nella chiamata alla partenza. Questo complesso sistema di fattori che stanno alla base dell'emigrazione prende una forma ancora più intricata nel caso dei minori non accompagnati. Logicamente si può pensare che in questi casi la famiglia ha un ruolo preponderante non solo nella scelta della partenza ma anche nella preparazione del viaggio e nella scelta della meta. Ma è anche vero che la famigli in molti casi può rivestire un ruolo minimale se non negativo, nel senso che rappresenta il contesto da cui si vuole fuggire o il principale fattore di spinta alla fuga.
Minori
vulnerabilità
analisi biografica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/345755
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