Negli ultimi anni, il divario tecnologico tra realtà produttive high-tech e low-tech è progressivamente cresciuto, con importanti contraccolpi in termini di capacità di risposta ai mercati e di reazione alle mutate condizioni socio-economiche, politiche e ambientali che impongono il rispetto di norme sempre più severe e restrittive. Per tornare ad essere concorrenziale i sistemi a bassa tecnologia dovrebbero seguire la strada dei grandi investimenti, aggiornando apparecchiature metodologie e personale, ma questo percorso, appare difficilmente percorribile, almeno per il momento, a causa anche della sfavorevole congiuntura economica e delle incertezze derivanti dalla concorrenza dei paesi emergenti. Un'alternativa possibile consiste nell'intervenire in maniera graduale, traendo il massimo vantaggio possibile dalle opportunità offerte dei settori trainanti, come l'ICT (Information and Communication Technologies), con alterazioni minime delle strutture produttive. Questa strada implica una valutazione attenta della condizione esistente e delle opportunità reali offerte da soluzioni di livello tecnologico appropriato, che permettano il massimo controllo possibile per ciascuna realtà e la progressiva automazione dei processi. Si tratta, in sintesi, di attivare sistemi di supporto integrati di tipo modulare, che si pongano a metà strada tra la gestione tradizionale, a bassa tecnologia, e quella high-tech, con l'obiettivo di assicurare agli agricoltori un buon livello di concorrenzialità e una piattaforma per il rilancio tecnologico della realtà produttiva. Nel presente lavoro sono riportate alcune soluzioni messe a punto nel quadro di progetti di ricerca e sviluppo, di attività di collaborazione e consulenza che hanno coinvolto personale del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali (DiSAAAa-UNIPI) di Pisa, del CREA di Pescia e dell'Istituto di Biometeorologia (CNR-IBIMET) di Firenze.
Strumenti e procedure di supporto per serre a bassa e media tecnologia
Battista P;Rapi B;Romani M;Sabatini F;
2016
Abstract
Negli ultimi anni, il divario tecnologico tra realtà produttive high-tech e low-tech è progressivamente cresciuto, con importanti contraccolpi in termini di capacità di risposta ai mercati e di reazione alle mutate condizioni socio-economiche, politiche e ambientali che impongono il rispetto di norme sempre più severe e restrittive. Per tornare ad essere concorrenziale i sistemi a bassa tecnologia dovrebbero seguire la strada dei grandi investimenti, aggiornando apparecchiature metodologie e personale, ma questo percorso, appare difficilmente percorribile, almeno per il momento, a causa anche della sfavorevole congiuntura economica e delle incertezze derivanti dalla concorrenza dei paesi emergenti. Un'alternativa possibile consiste nell'intervenire in maniera graduale, traendo il massimo vantaggio possibile dalle opportunità offerte dei settori trainanti, come l'ICT (Information and Communication Technologies), con alterazioni minime delle strutture produttive. Questa strada implica una valutazione attenta della condizione esistente e delle opportunità reali offerte da soluzioni di livello tecnologico appropriato, che permettano il massimo controllo possibile per ciascuna realtà e la progressiva automazione dei processi. Si tratta, in sintesi, di attivare sistemi di supporto integrati di tipo modulare, che si pongano a metà strada tra la gestione tradizionale, a bassa tecnologia, e quella high-tech, con l'obiettivo di assicurare agli agricoltori un buon livello di concorrenzialità e una piattaforma per il rilancio tecnologico della realtà produttiva. Nel presente lavoro sono riportate alcune soluzioni messe a punto nel quadro di progetti di ricerca e sviluppo, di attività di collaborazione e consulenza che hanno coinvolto personale del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali (DiSAAAa-UNIPI) di Pisa, del CREA di Pescia e dell'Istituto di Biometeorologia (CNR-IBIMET) di Firenze.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.