A tutt'oggi non sono chiari i meccanismi di natura non termica alla base dei danni indotti da campi elettromagnetici a radiofrequenza (CEM-RF) e microonde riscontrati negli studi in vitro e in vivo. Al fine di valutare l'influenza dei CEM-RF, bassa intensità e tempi brevi di esposizione su colture di cellule neurali, abbiamo utilizzato culture di cellule primarie della mucosa olfattiva (OEC), tipiche cellule gliali aventi caratteristiche di staminalità, in grado di esprimere fattori di crescita e promuovere la rigenerazione assonale nei siti danneggiati del sistema nervoso. Le OEC sono state preparate a partire da bulbi olfattivi di ratto e divisi in tre gruppi (controllo, sham e test). I controlli sono stati mantenuti nell'incubatore a 37°C in ambiente di aria umidificata e CO2 (95%-5%), mentre i campioni di sham e test sono stati collocati in bagnetto termico termostatato a 37°C per la durata della esposizione. Lo sham è un campione di controllo trattato come i campioni di test ma non esposto a CEM-RF. I campioni di test sono stati esposti in condizioni di campo lontano a CEM-RF a 900 MHz in continua e modulati in ampiezza a 50 Hz (indice modulazione m_a=0.27), intensità del campo elettromagnetico pari a circa 7 V/m in entrambe le modalità di esposizione, a tre diversi tempi di esposizione: 10, 15 e 20 minuti. Di ciascun campione è stata valutata sia l'espressione delle proteine marker delle OEC (S-100 e Nestina) sia delle proteine citoscheletriche (GFAP e Vimentina) tramite test di immunocitochimica, nonché la vitalità cellulare tramite test MTT. I risultati sperimentali hanno dimostrato che l'esposizione ai CEM-RF utilizzati è in grado di indurre una significativa diminuzione della vitalità cellulare, cambiamenti nella morfologia e nella espressione dei marker analizzati rispetto alle colture cellulari di controllo (incubatore e sham). Sorprendentemente questi effetti sembrano dipendere dalla presenza o meno della modulazione di ampiezza.

Effetti non termici dell'esposizione di cellule neurali staminali a campi elettromagnetici a radiofrequenza

Pellitteri Rosalia;
2018

Abstract

A tutt'oggi non sono chiari i meccanismi di natura non termica alla base dei danni indotti da campi elettromagnetici a radiofrequenza (CEM-RF) e microonde riscontrati negli studi in vitro e in vivo. Al fine di valutare l'influenza dei CEM-RF, bassa intensità e tempi brevi di esposizione su colture di cellule neurali, abbiamo utilizzato culture di cellule primarie della mucosa olfattiva (OEC), tipiche cellule gliali aventi caratteristiche di staminalità, in grado di esprimere fattori di crescita e promuovere la rigenerazione assonale nei siti danneggiati del sistema nervoso. Le OEC sono state preparate a partire da bulbi olfattivi di ratto e divisi in tre gruppi (controllo, sham e test). I controlli sono stati mantenuti nell'incubatore a 37°C in ambiente di aria umidificata e CO2 (95%-5%), mentre i campioni di sham e test sono stati collocati in bagnetto termico termostatato a 37°C per la durata della esposizione. Lo sham è un campione di controllo trattato come i campioni di test ma non esposto a CEM-RF. I campioni di test sono stati esposti in condizioni di campo lontano a CEM-RF a 900 MHz in continua e modulati in ampiezza a 50 Hz (indice modulazione m_a=0.27), intensità del campo elettromagnetico pari a circa 7 V/m in entrambe le modalità di esposizione, a tre diversi tempi di esposizione: 10, 15 e 20 minuti. Di ciascun campione è stata valutata sia l'espressione delle proteine marker delle OEC (S-100 e Nestina) sia delle proteine citoscheletriche (GFAP e Vimentina) tramite test di immunocitochimica, nonché la vitalità cellulare tramite test MTT. I risultati sperimentali hanno dimostrato che l'esposizione ai CEM-RF utilizzati è in grado di indurre una significativa diminuzione della vitalità cellulare, cambiamenti nella morfologia e nella espressione dei marker analizzati rispetto alle colture cellulari di controllo (incubatore e sham). Sorprendentemente questi effetti sembrano dipendere dalla presenza o meno della modulazione di ampiezza.
2018
Istituto di Scienze Neurologiche - ISN - Sede Mangone
Campo elettromagnetico
cellule staminali
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/348696
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