Questo articolo presenta alcuni risultati conseguiti dall'IBAM CNR per lo studio ricostruttivo del teatro greco-romano di Taormina, finalizzato alla realizzazione di un film di CG presentato al vertice del G7 (26-27 maggio 2017). La ricostruzione è attualmente presentata ai visitatori su display all'interno di una delle due basiliche all'ingresso del teatro. L'opera è stata commissionata dal parco archeologico di Naxos-Taormina e propone l'antico monumento nel suo aspetto originale in due fasi distinte. La prima fase, risalente al primo quarto del II secolo d.C., interessa una imponente ristrutturazione, con l'ampliamento della capacità ricettiva e la costruzione di un ambulacro esterno, oltre alla ricostruzione di tutti i frons scaenae. La seconda fase ascrivibile al III secolo apporta modifiche all'edificio teatrale e all'orchestra, con la trasformazione dell'area dell'orchestra in arena. Testimonianza questa di una tendenza a sostituire le rappresentazioni teatrali con giochi gladiatori e venationes. La nostra ricostruzione utilizza metodologie speditive di rilievo 3D basate su fotogrammetria da drone e da terra, insieme alle potenzialità interpretative offerte dall'ambiente di modellazione 3D. Questo approccio ha portato ad alcune soluzioni inedite. L'obiettivo principale di questo lavoro è comunque legato alla comprensione delle caratteristiche architettoniche del monumento, in una visione d'insieme che lo inquadri nel contesto originario e che consenta ai visitatori di apprezzarne gli elementi di originalità.
Un contributo alla ricostruzione del teatro di Taormina
Francesco Gabellone;Ivan Ferrari;Francesco Giuri
2017
Abstract
Questo articolo presenta alcuni risultati conseguiti dall'IBAM CNR per lo studio ricostruttivo del teatro greco-romano di Taormina, finalizzato alla realizzazione di un film di CG presentato al vertice del G7 (26-27 maggio 2017). La ricostruzione è attualmente presentata ai visitatori su display all'interno di una delle due basiliche all'ingresso del teatro. L'opera è stata commissionata dal parco archeologico di Naxos-Taormina e propone l'antico monumento nel suo aspetto originale in due fasi distinte. La prima fase, risalente al primo quarto del II secolo d.C., interessa una imponente ristrutturazione, con l'ampliamento della capacità ricettiva e la costruzione di un ambulacro esterno, oltre alla ricostruzione di tutti i frons scaenae. La seconda fase ascrivibile al III secolo apporta modifiche all'edificio teatrale e all'orchestra, con la trasformazione dell'area dell'orchestra in arena. Testimonianza questa di una tendenza a sostituire le rappresentazioni teatrali con giochi gladiatori e venationes. La nostra ricostruzione utilizza metodologie speditive di rilievo 3D basate su fotogrammetria da drone e da terra, insieme alle potenzialità interpretative offerte dall'ambiente di modellazione 3D. Questo approccio ha portato ad alcune soluzioni inedite. L'obiettivo principale di questo lavoro è comunque legato alla comprensione delle caratteristiche architettoniche del monumento, in una visione d'insieme che lo inquadri nel contesto originario e che consenta ai visitatori di apprezzarne gli elementi di originalità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.