In relazione alle esigenze di adeguamento definite dal testo normativo europeo in materia di acque (Direttiva 2000/60/CE) l'Italia, come altri paesi europei, ha avviato ormai da qualche anno una fase di confronto tra esperti di macroinvertebrati bentonici fluviali volta alla selezione e alla messa a punto di metodi di campionamento che fossero conformi alle richieste europee. La proposta italiana, sintetizzata nel presente documento, deriva direttamente dalle esperienze condotte in ambito europeo da CNR-IRSA, in particolare nell'ambito dei progetti di ricerca AQEM e STAR, dai contatti con il comitato CEN per la standardizzazione dei metodi, e dall'attività svolta collegialmente nei Gruppi di lavoro CIS REFCOND, Intercalibrazione e ECOSTAT. La base maturata e condivisa a livello europeo, con i necessari adattamenti volti a rendere il metodo maggiormente adatto alla realtà dei fumi italiani, è stata quindi verificata a livello nazionale e affinata al fine di ottenere singole procedure e un metodo complessivo che fossero il più possibile standardizzati, applicabili su larga scala e non troppo onerosi per le Agenzie, sebbene solidamente poggianti su una base tecnica consolidata. Il risultato di queste attività, svoltesi tra il 1999 e oggi, i.e. il metodo qui brevemente descritto, rappresenta infine la sintesi del confronto condotto in ambito nazionale e al quale molti esperti del sistema agenziale e del mondo della ricerca hanno contribuito. Tale interazione ha consentito di affinare e adattare il protocollo di campionamento - basato su una raccolta proporzionale degli invertebrati in relazione alla presenza percentuale degli habitat osservati in un sito fluviale, in accordo con una linea definita in ambito europeo - in modo da renderlo conforme alle reali esigenze e potenzialità applicative delle Agenzie italiane. Più in generale, il metodo è stato espressamente definito per soddisfare i requisiti della Direttiva europea sulle acque, sia in merito alla registrazione delle abbondanze degli individui raccolti, sia in merito alla "ripetibilità" (i.e. standardizzazione) della procedura, con il fine specifico di consentire la raccolta di campioni di invertebrati volti alla classificazione dello stato ecologico. La prima presentazione del metodo è avvenuta nel marzo 2007, quando è stato pubblicato un numero speciale del Notiziario dei Metodi Analitici del CNR-IRSA dedicato principalmente alla descrizione del metodo di campionamento degli invertebrati nei fiumi guadabili. Quasi contemporaneamente, veniva messo a disposizione degli operatori del settore anche un documento la cui stesura è stata coordinata da APAT (ora ISPRA) [1], sempre dedicato al campionamento degli invertebrati, che riprendeva alcuni degli aspetti affrontati nel Notiziario CNR-IRSA, in versione semplificata e riassunta. Trovandoci ora a oltre 5 anni dalle prime esperienze di utilizzo del nuovo metodo di campionamento da parte delle Agenzie, è emersa la necessità di disporre di una nuova sintesi, comprensiva di qualche aggiornamento e di alcune nuove specifiche, di quanto descritto nel Notiziario CNR-IRSA del marzo 2007 e in APAT 2007. Per predisporre la nuova sintesi, è stato principalmente coinvolto, oltre a CNR-IRSA e ISPRA, il gruppo di Lavoro interagenziale 'Metodi Biologici'. Da questa collaborazione nasce quindi il presente documento, che riprende in gran parte testi già riportati nel Notiziario CNR-IRSA (2007). Data la necessità di sintetizzare quanto a volte più estesamente riportato nel Notiziario, sebbene si ritenga che quanto qui riportato sia sufficiente come guida al campionamento, si segnala l'opportunità di fare riferimento per alcuni dettagli ai testi specifici del citato Notiziario. La tecnica di campionamento qui descritta è adatta alla raccolta dei macroinvertebrati bentonici in fiumi guadabili (o comunque accessibili) e si propone come testo di riferimento per la messa in opera del campionamento di questo elemento biologico ai fini dell'implementazione della Direttiva quadro sulle acque.
ISPRA, Manuali e Linee Guida 111/2014 Metodi biologici per le acque superficiali interne - 2010. Protocollo di campionamento e analisi dei macroinvertebrati bentonici dei corsi d'acqua guadabili
Erba S;
2014
Abstract
In relazione alle esigenze di adeguamento definite dal testo normativo europeo in materia di acque (Direttiva 2000/60/CE) l'Italia, come altri paesi europei, ha avviato ormai da qualche anno una fase di confronto tra esperti di macroinvertebrati bentonici fluviali volta alla selezione e alla messa a punto di metodi di campionamento che fossero conformi alle richieste europee. La proposta italiana, sintetizzata nel presente documento, deriva direttamente dalle esperienze condotte in ambito europeo da CNR-IRSA, in particolare nell'ambito dei progetti di ricerca AQEM e STAR, dai contatti con il comitato CEN per la standardizzazione dei metodi, e dall'attività svolta collegialmente nei Gruppi di lavoro CIS REFCOND, Intercalibrazione e ECOSTAT. La base maturata e condivisa a livello europeo, con i necessari adattamenti volti a rendere il metodo maggiormente adatto alla realtà dei fumi italiani, è stata quindi verificata a livello nazionale e affinata al fine di ottenere singole procedure e un metodo complessivo che fossero il più possibile standardizzati, applicabili su larga scala e non troppo onerosi per le Agenzie, sebbene solidamente poggianti su una base tecnica consolidata. Il risultato di queste attività, svoltesi tra il 1999 e oggi, i.e. il metodo qui brevemente descritto, rappresenta infine la sintesi del confronto condotto in ambito nazionale e al quale molti esperti del sistema agenziale e del mondo della ricerca hanno contribuito. Tale interazione ha consentito di affinare e adattare il protocollo di campionamento - basato su una raccolta proporzionale degli invertebrati in relazione alla presenza percentuale degli habitat osservati in un sito fluviale, in accordo con una linea definita in ambito europeo - in modo da renderlo conforme alle reali esigenze e potenzialità applicative delle Agenzie italiane. Più in generale, il metodo è stato espressamente definito per soddisfare i requisiti della Direttiva europea sulle acque, sia in merito alla registrazione delle abbondanze degli individui raccolti, sia in merito alla "ripetibilità" (i.e. standardizzazione) della procedura, con il fine specifico di consentire la raccolta di campioni di invertebrati volti alla classificazione dello stato ecologico. La prima presentazione del metodo è avvenuta nel marzo 2007, quando è stato pubblicato un numero speciale del Notiziario dei Metodi Analitici del CNR-IRSA dedicato principalmente alla descrizione del metodo di campionamento degli invertebrati nei fiumi guadabili. Quasi contemporaneamente, veniva messo a disposizione degli operatori del settore anche un documento la cui stesura è stata coordinata da APAT (ora ISPRA) [1], sempre dedicato al campionamento degli invertebrati, che riprendeva alcuni degli aspetti affrontati nel Notiziario CNR-IRSA, in versione semplificata e riassunta. Trovandoci ora a oltre 5 anni dalle prime esperienze di utilizzo del nuovo metodo di campionamento da parte delle Agenzie, è emersa la necessità di disporre di una nuova sintesi, comprensiva di qualche aggiornamento e di alcune nuove specifiche, di quanto descritto nel Notiziario CNR-IRSA del marzo 2007 e in APAT 2007. Per predisporre la nuova sintesi, è stato principalmente coinvolto, oltre a CNR-IRSA e ISPRA, il gruppo di Lavoro interagenziale 'Metodi Biologici'. Da questa collaborazione nasce quindi il presente documento, che riprende in gran parte testi già riportati nel Notiziario CNR-IRSA (2007). Data la necessità di sintetizzare quanto a volte più estesamente riportato nel Notiziario, sebbene si ritenga che quanto qui riportato sia sufficiente come guida al campionamento, si segnala l'opportunità di fare riferimento per alcuni dettagli ai testi specifici del citato Notiziario. La tecnica di campionamento qui descritta è adatta alla raccolta dei macroinvertebrati bentonici in fiumi guadabili (o comunque accessibili) e si propone come testo di riferimento per la messa in opera del campionamento di questo elemento biologico ai fini dell'implementazione della Direttiva quadro sulle acque.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.