Il saggio passa in rassegna l'evoluzione del dibattito "urbanistico" italiano del primo Novecento, collocandolo nel più ampio quadro europeo. L'obiettivo è quello di evidenziare le radici autoctone della cultura del disegno urbano e i temi distintivi intorno ai quali si sono sviluppati sia il dibattito che la pratica degli anni del fascismo, verificando nel contempo similitudini e differenze rispetto alla tradizione europea, e di identificare il lascito di quegli anni per la cultura del dopoguerra. Si presenta, così, un bilancio sui caratteri salienti dell'opera di Camillo Sitte e sulla sua diffusione e impatto in Europa mentre illumina l'apporto giovannoniano alla cultura urbanistica italiana con l'intento di rivalutare una consapevole tradizione del disegno urbano, autoctona e al tempo stesso europea, capace di fondere gli interessi di conservazione delle città del passato con l'obiettivo di uno sviluppo nuovo, secondo i principi dell'arte urbana.
Sulle radici del disegno urbano. Europa e Italia nei primi decenni del Novecento
Heleni Porfyriou
2017
Abstract
Il saggio passa in rassegna l'evoluzione del dibattito "urbanistico" italiano del primo Novecento, collocandolo nel più ampio quadro europeo. L'obiettivo è quello di evidenziare le radici autoctone della cultura del disegno urbano e i temi distintivi intorno ai quali si sono sviluppati sia il dibattito che la pratica degli anni del fascismo, verificando nel contempo similitudini e differenze rispetto alla tradizione europea, e di identificare il lascito di quegli anni per la cultura del dopoguerra. Si presenta, così, un bilancio sui caratteri salienti dell'opera di Camillo Sitte e sulla sua diffusione e impatto in Europa mentre illumina l'apporto giovannoniano alla cultura urbanistica italiana con l'intento di rivalutare una consapevole tradizione del disegno urbano, autoctona e al tempo stesso europea, capace di fondere gli interessi di conservazione delle città del passato con l'obiettivo di uno sviluppo nuovo, secondo i principi dell'arte urbana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.