Simbolicamente le montagne rimandano all'idea dell'accumulo, della sedimentazione, della rielaborazione di materiali e conoscenze, ma anche a un limite da valicare, all'opportunità di scoprire orizzonti più vasti, a disposizione della scienza. Nel corso della sua storia ormai novantennale, il CNR ha sempre visto nella montagna (così come nel mare) un oggetto e un campo di indagine privilegiato. Anche a livello di infrastrutture, l'attenzione del CNR per i territori montani ha lasciato tracce importanti: dai laboratori del Plateau Rosà costruiti nel 1947 per i centri di fisica nucleare e cosmo geofisica, fino a quelli ospitati nella famosa Piramide alle pendici nepalesi dell'Everest, ideata e voluta da Ardito Desio, che da venticinque anni ospita spedizioni scientifiche e programmi di ricerca in svariati campi, quali la geofisica, la meteorologia, la fisiologia medica, l'etnografia, la zoologia, la botanica. La montagna può essere studiata, vissuta, percorsa e salita con intenti scientifici, culturali, sportivi, esistenziali. Può essere considerata come un archivio di dati, esperienze e conoscenze, in particolare per l'attività di ricerca scientifica condotte in questo ambiente. In virtù della tradizionale attenzione e vocazione di ricerca del CNR alla trasversalità delle conoscenze e degli ambiti disciplinari, alle trasformazioni dei sistemi di organizzazione dei saperi ed alla loro contaminazione, le montagne sono degli autentici "agenti provocatori" che sollecitano curiosità, impegno, dedizione e sfide in ogni tempo.

Il CNR e la valorizzazione delle ricerche nelle Terre alte

Gentilini;Maurizio
2016

Abstract

Simbolicamente le montagne rimandano all'idea dell'accumulo, della sedimentazione, della rielaborazione di materiali e conoscenze, ma anche a un limite da valicare, all'opportunità di scoprire orizzonti più vasti, a disposizione della scienza. Nel corso della sua storia ormai novantennale, il CNR ha sempre visto nella montagna (così come nel mare) un oggetto e un campo di indagine privilegiato. Anche a livello di infrastrutture, l'attenzione del CNR per i territori montani ha lasciato tracce importanti: dai laboratori del Plateau Rosà costruiti nel 1947 per i centri di fisica nucleare e cosmo geofisica, fino a quelli ospitati nella famosa Piramide alle pendici nepalesi dell'Everest, ideata e voluta da Ardito Desio, che da venticinque anni ospita spedizioni scientifiche e programmi di ricerca in svariati campi, quali la geofisica, la meteorologia, la fisiologia medica, l'etnografia, la zoologia, la botanica. La montagna può essere studiata, vissuta, percorsa e salita con intenti scientifici, culturali, sportivi, esistenziali. Può essere considerata come un archivio di dati, esperienze e conoscenze, in particolare per l'attività di ricerca scientifica condotte in questo ambiente. In virtù della tradizionale attenzione e vocazione di ricerca del CNR alla trasversalità delle conoscenze e degli ambiti disciplinari, alle trasformazioni dei sistemi di organizzazione dei saperi ed alla loro contaminazione, le montagne sono degli autentici "agenti provocatori" che sollecitano curiosità, impegno, dedizione e sfide in ogni tempo.
2016
Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri - IRET
Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, Patrimonio Culturale - DSU
978 88 8080 263 1
Terre alte
Montagna
Laghi
Ricerca scientifica e montagna
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/349289
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