Yazd, importante città iraniana di oltre 423,000 abitanti posta nella zona centrale del deserto del Kavir, è nota per la significativa presenza nei suoi dintorni di qanat, anche molto antichi, ma ancora perfettamente funzionanti. Lo sviluppo di tali strutture idrauliche sotterranee è straordinario, dato che ammonta a varie centinaia di chilometri. Per questo motivo, in considerazione della loro tipicità ed interesse culturale, l'UNESCO ha dichiarato patrimonio dell'umanità 11 di essi ed ha creato il Centro di Studi sui sistemi idraulici sotterranei in Yazd (ICQHS). Nell'ambito di un programma di collaborazione firmato tra il predetto Centro UNESCO-ICQHS ed il IMC-CNR è in progetto un dettagliato censimento dei qanat di Yazd. In particolare, si ritiene opportuno aggiornare i rilievi riguardanti l'architettura e la stabilità delle gallerie e delle strutture di accesso alle medesime; implementare un sistema di monitoraggio in continuo (e possibilmente anche in remoto) delle acque, che contribuisca a definire le aree di ricarica e captazione dei singoli qanat ed a comprendere le relazioni tra apporti meteorici e acque sotterranee, evidenziando le possibili variazioni e tendenze temporali anche per supportare le opportune decisioni operative. Infine per la fruibilità operativa e turistica di queste opere ipogee si effettuerà anche il monitoraggio della presenza di radon nelle acque e del radon indoor nelle gallerie, negli ambienti sotterranei e nelle strutture di accesso, evidenziando le zone di maggiore concentrazione, l'eventuale origine e le possibili azioni di mitigazione
Analisi ambientali e valorizzazione culturale dei qanat di Yazd, patrimonio dell'Umanità (UNESCO)
Angelo FERRARI;Pietro RAGNI
2018
Abstract
Yazd, importante città iraniana di oltre 423,000 abitanti posta nella zona centrale del deserto del Kavir, è nota per la significativa presenza nei suoi dintorni di qanat, anche molto antichi, ma ancora perfettamente funzionanti. Lo sviluppo di tali strutture idrauliche sotterranee è straordinario, dato che ammonta a varie centinaia di chilometri. Per questo motivo, in considerazione della loro tipicità ed interesse culturale, l'UNESCO ha dichiarato patrimonio dell'umanità 11 di essi ed ha creato il Centro di Studi sui sistemi idraulici sotterranei in Yazd (ICQHS). Nell'ambito di un programma di collaborazione firmato tra il predetto Centro UNESCO-ICQHS ed il IMC-CNR è in progetto un dettagliato censimento dei qanat di Yazd. In particolare, si ritiene opportuno aggiornare i rilievi riguardanti l'architettura e la stabilità delle gallerie e delle strutture di accesso alle medesime; implementare un sistema di monitoraggio in continuo (e possibilmente anche in remoto) delle acque, che contribuisca a definire le aree di ricarica e captazione dei singoli qanat ed a comprendere le relazioni tra apporti meteorici e acque sotterranee, evidenziando le possibili variazioni e tendenze temporali anche per supportare le opportune decisioni operative. Infine per la fruibilità operativa e turistica di queste opere ipogee si effettuerà anche il monitoraggio della presenza di radon nelle acque e del radon indoor nelle gallerie, negli ambienti sotterranei e nelle strutture di accesso, evidenziando le zone di maggiore concentrazione, l'eventuale origine e le possibili azioni di mitigazioneI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.