Da molti anni la Commissione - nell'ambito delle azioni dedicate a rafforzare il legame tra scienza e società - invita i ricercatori a promuovere la cooperazione con soggetti esterni, dagli stakeholder ai cittadini, a comunicare di più e meglio, a valorizzare i risultati della propria ricerca dimostrando che essa può avere un impatto (sociale ed economico) sulla società. Ma ancora oggi queste attività sono considerate come non strettamente attinenti allo sviluppo della ricerca, se non proprio estranee, dalla maggior parte dei ricercatori, che spesso le delegano a figure esterne, ritenendosi poco adeguati (o non tenuti) a svolgerle. Con il risultato di acuire la separazione invece di rafforzare il legame tra scienza e società. 1 Questo atteggiamento, con il nuovo approccio della RRI, richiesto in tutti i progetti finanziati nell'ambito del programma Horizon2020 (H2020), non è più possibile, almeno in via teorica. Nella RRI si chiede infatti ai ricercatori di attuare un cambio del proprio modo di operare, "anticipando" i possibili impatti delle attività, "riflettendo" sulle azioni intraprese o da programmare durante le fasi, da quelle svolte quotidianamente fino alle interazioni personali con tutti gli attori dell'innovazione. Nella nuova configurazione del rapporto tra scienza e società auspicato da H2020 ci si aspetta dunque qualcosa di diverso e di più di una semplice adesione formale a delle norme o strumentale per accedere a un finanziamento comunitario. Per parafrasare il titolo di un report europeo (Felt 2007), la RRI chiede a tutti gli attori di "prendere sul serio" la responsabilità nella società della conoscenza, a cominciare dalla riflessione su come sta cambiando il proprio specifico ambito di ricerca e sulle implicazioni che il cambiamento e l'innovazione proposta possono avere per le responsabilità di tutti gli attori. E' quanto abbiamo provato a fare con il progetto "Strategies and Tools for REsilient Smart Societies" (dall'acronimo STRESS) che descriviamo brevemente in questo capitolo.

Prendere sul serio la RRI. Riflessioni a partire dal progetto STRESS

L'Astorina A;Bordogna G;Sterlacchini S
2018

Abstract

Da molti anni la Commissione - nell'ambito delle azioni dedicate a rafforzare il legame tra scienza e società - invita i ricercatori a promuovere la cooperazione con soggetti esterni, dagli stakeholder ai cittadini, a comunicare di più e meglio, a valorizzare i risultati della propria ricerca dimostrando che essa può avere un impatto (sociale ed economico) sulla società. Ma ancora oggi queste attività sono considerate come non strettamente attinenti allo sviluppo della ricerca, se non proprio estranee, dalla maggior parte dei ricercatori, che spesso le delegano a figure esterne, ritenendosi poco adeguati (o non tenuti) a svolgerle. Con il risultato di acuire la separazione invece di rafforzare il legame tra scienza e società. 1 Questo atteggiamento, con il nuovo approccio della RRI, richiesto in tutti i progetti finanziati nell'ambito del programma Horizon2020 (H2020), non è più possibile, almeno in via teorica. Nella RRI si chiede infatti ai ricercatori di attuare un cambio del proprio modo di operare, "anticipando" i possibili impatti delle attività, "riflettendo" sulle azioni intraprese o da programmare durante le fasi, da quelle svolte quotidianamente fino alle interazioni personali con tutti gli attori dell'innovazione. Nella nuova configurazione del rapporto tra scienza e società auspicato da H2020 ci si aspetta dunque qualcosa di diverso e di più di una semplice adesione formale a delle norme o strumentale per accedere a un finanziamento comunitario. Per parafrasare il titolo di un report europeo (Felt 2007), la RRI chiede a tutti gli attori di "prendere sul serio" la responsabilità nella società della conoscenza, a cominciare dalla riflessione su come sta cambiando il proprio specifico ambito di ricerca e sulle implicazioni che il cambiamento e l'innovazione proposta possono avere per le responsabilità di tutti gli attori. E' quanto abbiamo provato a fare con il progetto "Strategies and Tools for REsilient Smart Societies" (dall'acronimo STRESS) che descriviamo brevemente in questo capitolo.
2018
Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali - IDPA - Sede Venezia
Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria - IGAG
Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell'Ambiente - IREA
978 88 8080 250 1
rri
citizen science
rischio idrogeologico
vgi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/350037
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