L'articolo ha ad oggetto la Legge n. 145 del 21 luglio scorso 2016, su Disposizioni concernenti la partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali, con cui il Parlamento italiano ha adottato un quadro normativo per autorizzare la partecipazione dei contingenti militari italiani alle missioni internazionali. L'adozione di una legge quadro sull'autorizzazione delle missioni internazionali era ormai necessaria, tenendo conto che l'Italia è, ad oggi, il primo tra i Paese occidentali e dell'Unione Europea per personale impegnato nelle missioni dell'ONU, il secondo nelle missioni della Nato, dopo gli USA, e il primo nelle missioni dell'UE. Finora, l'ordinamento italiano non prevedeva una disciplina generale che regolasse le procedure relative all'autorizzazione, all'invio e allo svolgimento di missioni internazionali, siano esse operazioni di peace keeping o di peace enforcing. La Costituzione italiana disciplina, infatti, solamente la fattispecie dello "stato di guerra"stabilendo che esso sia deliberato dalle Camere, che conferiscono al Governo i poteri necessari (art. 78 Cost.), e che spetti al Presidente della Repubblica procedere ufficialmente alla dichiarazione di guerra (art. 87.9 Cost.). Al di fuori di questo caso, la partecipazione alle missioni internazionali istituite nell'ambito dell'Organizzazione delle Nazioni Unite o di altre organizzazioni internazionali era consentita a patto però che avvenisse nel rispetto dei principi sanciti dall'art. 11 della Costituzione. Di fatto, in assenza di una disciplina organica e coerente, si era affermata una prassi in base alla quale la partecipazione italiana alle missioni internazionali era decisa da singoli provvedimenti legislativi che disponevano l'avvio delle missioni e da provvedimenti periodici, generalmente ogni sei mesi, che autorizzavano la loro proroga nonché la loro copertura finanziaria.

Italian Participation in International Missions: Law No 145 of 21 July 2016, Provisions Concerning Italy's Participation in International Missions

Andrea Crescenzi
2017

Abstract

L'articolo ha ad oggetto la Legge n. 145 del 21 luglio scorso 2016, su Disposizioni concernenti la partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali, con cui il Parlamento italiano ha adottato un quadro normativo per autorizzare la partecipazione dei contingenti militari italiani alle missioni internazionali. L'adozione di una legge quadro sull'autorizzazione delle missioni internazionali era ormai necessaria, tenendo conto che l'Italia è, ad oggi, il primo tra i Paese occidentali e dell'Unione Europea per personale impegnato nelle missioni dell'ONU, il secondo nelle missioni della Nato, dopo gli USA, e il primo nelle missioni dell'UE. Finora, l'ordinamento italiano non prevedeva una disciplina generale che regolasse le procedure relative all'autorizzazione, all'invio e allo svolgimento di missioni internazionali, siano esse operazioni di peace keeping o di peace enforcing. La Costituzione italiana disciplina, infatti, solamente la fattispecie dello "stato di guerra"stabilendo che esso sia deliberato dalle Camere, che conferiscono al Governo i poteri necessari (art. 78 Cost.), e che spetti al Presidente della Repubblica procedere ufficialmente alla dichiarazione di guerra (art. 87.9 Cost.). Al di fuori di questo caso, la partecipazione alle missioni internazionali istituite nell'ambito dell'Organizzazione delle Nazioni Unite o di altre organizzazioni internazionali era consentita a patto però che avvenisse nel rispetto dei principi sanciti dall'art. 11 della Costituzione. Di fatto, in assenza di una disciplina organica e coerente, si era affermata una prassi in base alla quale la partecipazione italiana alle missioni internazionali era decisa da singoli provvedimenti legislativi che disponevano l'avvio delle missioni e da provvedimenti periodici, generalmente ogni sei mesi, che autorizzavano la loro proroga nonché la loro copertura finanziaria.
2017
Istituto di Studi Giuridici Internazionali - ISGI
Italy
International Missione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/350075
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