Il saggio ha ad oggetto il tema della mobilità lavorativa. Con il termine di mobilità lavorativa si definisce l'insieme dei movimenti che vengono compiuti da una posizione ad un'altra entro lo spazio, fisico e simbolico, costituito dal mercato del lavoro. Possiamo parlare di mobilità orizzontale - intesa in ambito geografico, organizzativo ed occupazionale - oppure di percorsi ascendenti o discendenti, a seconda del miglioramento o del peggioramento della situazione di mercato e della situazione di lavoro, ovvero in termini di classe occupazionale. E' possibile distinguere, inoltre, tra mobilità del lavoro e mobilità occupazionale. Mentre per mobilità del lavoro, si intendono tutti gli episodi di cambiamento di lavoro, per mobilità occupazionale si intendono in modo più specifico i cambiamenti che riguardano la classe occupazionale e la posizione nell'ambito della carriera. Quest'ultimo caso comporta un miglioramento sostanziale nella retribuzione. Per quanto attiene al lavoro degli stranieri è possibile osservare come alla segregazione in determinati settori, per lo più dequalificati, si accompagna un rischio di immobilità. Ciò è dovuto principalmente al fatto che le conoscenze acquisite nel Paese di origine difficilmente vengono riconosciute. E' vero però che nei casi di lunga residenza gli immigrati riescono a rispondere alle richieste del mercato del lavoro adeguando il proprio profilo professionale. In questo modo aumentano il livello di reddito e migliorano la propria posizione. Particolare attenzione è dedicata nel saggio alla regolamentazione normativa del fenomeno della mobilità lavorativa sia a livello internazionale ed europeo che nazionale.

La mobilità lavorativa

Andrea Crescenzi
2015

Abstract

Il saggio ha ad oggetto il tema della mobilità lavorativa. Con il termine di mobilità lavorativa si definisce l'insieme dei movimenti che vengono compiuti da una posizione ad un'altra entro lo spazio, fisico e simbolico, costituito dal mercato del lavoro. Possiamo parlare di mobilità orizzontale - intesa in ambito geografico, organizzativo ed occupazionale - oppure di percorsi ascendenti o discendenti, a seconda del miglioramento o del peggioramento della situazione di mercato e della situazione di lavoro, ovvero in termini di classe occupazionale. E' possibile distinguere, inoltre, tra mobilità del lavoro e mobilità occupazionale. Mentre per mobilità del lavoro, si intendono tutti gli episodi di cambiamento di lavoro, per mobilità occupazionale si intendono in modo più specifico i cambiamenti che riguardano la classe occupazionale e la posizione nell'ambito della carriera. Quest'ultimo caso comporta un miglioramento sostanziale nella retribuzione. Per quanto attiene al lavoro degli stranieri è possibile osservare come alla segregazione in determinati settori, per lo più dequalificati, si accompagna un rischio di immobilità. Ciò è dovuto principalmente al fatto che le conoscenze acquisite nel Paese di origine difficilmente vengono riconosciute. E' vero però che nei casi di lunga residenza gli immigrati riescono a rispondere alle richieste del mercato del lavoro adeguando il proprio profilo professionale. In questo modo aumentano il livello di reddito e migliorano la propria posizione. Particolare attenzione è dedicata nel saggio alla regolamentazione normativa del fenomeno della mobilità lavorativa sia a livello internazionale ed europeo che nazionale.
2015
Istituto di Studi Giuridici Internazionali - ISGI
978-88-6342-777-6
Mobilità lavorativa
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/350081
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