L'acqua è una risorsa fondamentale per la vita dell'uomo e per l'esistenza degli organismi presenti sul pianeta. Tuttavia secondo la visione antropocentrica e utilitaristica dominante l'acqua è considerata un elemento «vuoto», una risorsa da consumare per placare la sete, per la produzione di energia, per l'utilizzo nell'industria, inesauribile. Solo recentemente, sebbene ancora in misura nettamente minoritaria, si sta facendo strada l'idea che l'acqua di laghi e fiumi sia un elemento fondamentale per la vita di un gran numero di altri organismi che svolgono un ruolo decisivo e insostituibile per il funzionamento degli ecosistemi. L'acqua dunque ha valore, e non solo perché può essere utilizzata dall'uomo, ma anche perché è sorgente di diversità biologica (Biodiversità) riconosciuta in se stessa come un valore. Tra gli organismi acquatici, i pesci sono quelli più noti anche ai non esperti ai lavori, probabilmente per la loro maggior visibilità rispetto agli organismi più piccoli, e possono essere presi a titolo di esempio per capire la complessità delle relazioni che possono intercorrere tra il mondo degli uomini e la risorsa acquatica. I pesci di laghi e fiumi sono infatti al centro di molteplici interessi quali la pesca commerciale e ricreativa, la gastronomia locale, il turismo, ma anche, in quanto organismi viventi, sono parte costituente la biodiversità degli ambienti acquatici. Indirettamente poi sono toccati dall'uso dell'acqua e dagli utilizzi del territorio intorno a fiumi e laghi, che condizionano la struttura degli habitat ripariali ed acquatici e la qualità delle acque stesse. In questi paragrafi affronteremo brevemente il tema della gestione degli ecosistemi acquatici con un particolare focus sul rapporto tra uomo e fauna ittica. Si porterà all'attenzione del lettore l'esperienza del Parco Nazionale della Val Grande quale esempio di best practice gestionale illustrando come da una visione integrata dei problemi si possa arrivare a proporre soluzioni basate su una solida conoscenza scientifica ma che riescono a conciliare diverse esigenze, quelle di conservazione delle risorse naturali e quelle di utilizzo del territorio anche a favore dell'uomo. Infine, si illustrerà una proposta progettuale (IdroLIFE), sottoposta alla attenzione della Unione Europea, e mirata alla tutela della biodiversità acquatica nelle aree protette del VCO anche attraverso il ripristino e valorizzazione dei cosiddetti Corridoi Blu, i corridoi ecologici fluviali. Questa proposta progettuale è condivisa oltre che da numerosi Enti Pubblici anche da stakeholders e cofinanziatori privati, nonché associazioni piscatorie e ambientaliste, dimostrando che è possibile raccogliere e conciliare sul tema della tutela e della conservazione degli ambienti acquatici, interessi, esperienze ed esigenze diversi.
L'acqua nelle Terre Alte: una risorsa tra biodiversità e sfruttamento da parte dell'uomo
Volta P;
2017
Abstract
L'acqua è una risorsa fondamentale per la vita dell'uomo e per l'esistenza degli organismi presenti sul pianeta. Tuttavia secondo la visione antropocentrica e utilitaristica dominante l'acqua è considerata un elemento «vuoto», una risorsa da consumare per placare la sete, per la produzione di energia, per l'utilizzo nell'industria, inesauribile. Solo recentemente, sebbene ancora in misura nettamente minoritaria, si sta facendo strada l'idea che l'acqua di laghi e fiumi sia un elemento fondamentale per la vita di un gran numero di altri organismi che svolgono un ruolo decisivo e insostituibile per il funzionamento degli ecosistemi. L'acqua dunque ha valore, e non solo perché può essere utilizzata dall'uomo, ma anche perché è sorgente di diversità biologica (Biodiversità) riconosciuta in se stessa come un valore. Tra gli organismi acquatici, i pesci sono quelli più noti anche ai non esperti ai lavori, probabilmente per la loro maggior visibilità rispetto agli organismi più piccoli, e possono essere presi a titolo di esempio per capire la complessità delle relazioni che possono intercorrere tra il mondo degli uomini e la risorsa acquatica. I pesci di laghi e fiumi sono infatti al centro di molteplici interessi quali la pesca commerciale e ricreativa, la gastronomia locale, il turismo, ma anche, in quanto organismi viventi, sono parte costituente la biodiversità degli ambienti acquatici. Indirettamente poi sono toccati dall'uso dell'acqua e dagli utilizzi del territorio intorno a fiumi e laghi, che condizionano la struttura degli habitat ripariali ed acquatici e la qualità delle acque stesse. In questi paragrafi affronteremo brevemente il tema della gestione degli ecosistemi acquatici con un particolare focus sul rapporto tra uomo e fauna ittica. Si porterà all'attenzione del lettore l'esperienza del Parco Nazionale della Val Grande quale esempio di best practice gestionale illustrando come da una visione integrata dei problemi si possa arrivare a proporre soluzioni basate su una solida conoscenza scientifica ma che riescono a conciliare diverse esigenze, quelle di conservazione delle risorse naturali e quelle di utilizzo del territorio anche a favore dell'uomo. Infine, si illustrerà una proposta progettuale (IdroLIFE), sottoposta alla attenzione della Unione Europea, e mirata alla tutela della biodiversità acquatica nelle aree protette del VCO anche attraverso il ripristino e valorizzazione dei cosiddetti Corridoi Blu, i corridoi ecologici fluviali. Questa proposta progettuale è condivisa oltre che da numerosi Enti Pubblici anche da stakeholders e cofinanziatori privati, nonché associazioni piscatorie e ambientaliste, dimostrando che è possibile raccogliere e conciliare sul tema della tutela e della conservazione degli ambienti acquatici, interessi, esperienze ed esigenze diversi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.