Dittrichia viscosa (L.) è una pianta sempreverde, cespugliosa, della famiglia delle Asteraceae molto comune nelle regioni mediterranee. E' in grado di tollerare la presenza di diversi metalli tossici nel suolo e accumulare nei propri tessuti fogliari concentrazioni di zinco (Zn) e piombo (Pb) al di sopra dei livelli di tossicità critica per le piante, rispettivamente 300 e 28 ?g g-1, senza mostrare sintomi o alterazione dello stato nutrizionale (Lopez-Orenes et al., 2018). I metalli pesanti sono noti inquinanti ambientali che hanno un effetto negativo sulla vita di tutti gli organismi quando presenti in concentrazioni tossiche (Nriagu, 1996). Essi si dividono in essenziali, quali ferro (Fe), rame (Cu) o zinco (Zn) in quanto svolgono un ruolo all'interno della cellula, e non essenziali, quali cadmio (Cd), piombo (Pb) o mercurio (Hg) che non svolgono alcuna funzione fisiologica e risultano quindi altamente tossici anche a basse concentrazioni. L' assorbimento nelle piante è la principale causa di ingresso dei metalli pesanti nella catena alimentare e questa una delle fonti di esposizione per l'uomo alla loro tossicità. Conoscere i meccanismi molecolari alla base dei processi di assorbimento, ritenzione e traslocazione dei diversi metalli nelle piante permetterebbe di ottenere: (i) cultivar con un ridotto contenuto di metalli tossici da utilizzare per l'alimentazione; (ii) cultivar in grado di tollerarne elevati livelli da utilizzare nei processi di bonifica.
Selezione di linee di Dittrichia viscosa per risanare siti contaminati da metalli pesanti
De Paolis A;
2018
Abstract
Dittrichia viscosa (L.) è una pianta sempreverde, cespugliosa, della famiglia delle Asteraceae molto comune nelle regioni mediterranee. E' in grado di tollerare la presenza di diversi metalli tossici nel suolo e accumulare nei propri tessuti fogliari concentrazioni di zinco (Zn) e piombo (Pb) al di sopra dei livelli di tossicità critica per le piante, rispettivamente 300 e 28 ?g g-1, senza mostrare sintomi o alterazione dello stato nutrizionale (Lopez-Orenes et al., 2018). I metalli pesanti sono noti inquinanti ambientali che hanno un effetto negativo sulla vita di tutti gli organismi quando presenti in concentrazioni tossiche (Nriagu, 1996). Essi si dividono in essenziali, quali ferro (Fe), rame (Cu) o zinco (Zn) in quanto svolgono un ruolo all'interno della cellula, e non essenziali, quali cadmio (Cd), piombo (Pb) o mercurio (Hg) che non svolgono alcuna funzione fisiologica e risultano quindi altamente tossici anche a basse concentrazioni. L' assorbimento nelle piante è la principale causa di ingresso dei metalli pesanti nella catena alimentare e questa una delle fonti di esposizione per l'uomo alla loro tossicità. Conoscere i meccanismi molecolari alla base dei processi di assorbimento, ritenzione e traslocazione dei diversi metalli nelle piante permetterebbe di ottenere: (i) cultivar con un ridotto contenuto di metalli tossici da utilizzare per l'alimentazione; (ii) cultivar in grado di tollerarne elevati livelli da utilizzare nei processi di bonifica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.