Son ara?t?rmalar, Hierapolis'in Geç Antik ve Bizans Dönemleriyle ilgili bilgilerimizi yeni verilerle, özellikle Bizans kentinin merkezi olan Aziz Philippus Kutsal Alan?'ndaki ke?iflerle zenginle?tirdi. Bu makale, mozaik ve opus sectile taban dö?emelerinin incelenmesiyle kutsal alan?n dönü?üm evreleri hakk?ndaki görü?leri sunmay? amaçlamaktad?r. Bu veriler, Proto Bizans Dönemi'nde kutsal alan? olu?turan yap?lar?n aras?ndaki önemli farkl?l?klar?n, ayn? zamanda an?tlar?n kronolojik dönemleriyle dönü?üm evrelerinin anla??lmas?n? sa?lamaktad?r. Proto Bizans Dönemi Aziz Philippus Kutsal Alan? içinde en fazla dönü?üm ve yeniden yap?lanmaya u?rayan an?t Havari'nin mezar?n?n etraf?na yap?land?r. Gün ?????na ç?kart?lan taban dö?emesi kal?nt?lar?n?n detayl? analizi yap?n?n çe?itli dönemlerinin tespit edilmesini sa?lad?. Mezar? çevreleyen en eski yap?n?n (IV. yüzy?l?n ikinci yar?s?) dö?emesi geometrik ve bitkisel motiflerle bezeli mozaik taband?r. Üç nefli kilisenin (VI. yüzy?l?n ikinci yar?s?) in?as?na ait taban dö?emesi Havari'nin mezar?n?n arkas?nda ortaya ç?kart?ld?. Orta nef ve narteksin hala görülebilen opus sectile taban dö?emesi Orta Bizans Kilisesi'ne (IX. yüzy?l) aittir.
Le recenti indagini hanno arricchito con nuovi dati la conoscenza delle fasi tardoantiche e bizantine di Hierapolis, soprattutto grazie alla scoperta del santuario di San Filippo che costituisce il fulcro dalla città bizantina. Il presente contributo vuole offrire una riflessione sulle fasi di vita e trasformazione del santuario stesso attraverso l'analisi dei pavimenti a mosaico ed opus sectile. Questi rappresentano infatti uno strumento di grande utilità per cogliere le significative differenze funzionali tra gli edifici che componevano il santuario in età protobizantina ma anche per individuare fasi cronologiche e trasformazioni dei diversi monumenti. All'interno del santuario protobizantino di San Filippo il monumento che sembra aver subito più trasformazioni e rifacimenti è quello costruito intorno alla toma dell'Apostolo. Una dettagliata analisi dei resti pavimentali messi in luce nel corso degli scavi aiuta a ricostruire ed inquadrare cronologicamente le diverse fasi dell'edificio. Alla struttura più antica (seconda metà IV sec.), che ingloba la tomba, appartiene il piccolo settore di mosaico con motivi geometrici e vegetali. Alla fase di edificazione della chiesa a tre navate (seconda metà del VI sec.) è riferibile il mosaico rinvenuto dietro la tomba dell'Apostolo. I pavimenti in opus sectile della navata centrale e del nartece, ancora visibili, appartengono alla chiesa mediobizantina (IX sec.).
MOSAIC AND OPUS SECTILE PAVEMENTS IN THE CHURCH OF ST. PHILIP IN HIERAPOLIS
M P Caggia
2018
Abstract
Le recenti indagini hanno arricchito con nuovi dati la conoscenza delle fasi tardoantiche e bizantine di Hierapolis, soprattutto grazie alla scoperta del santuario di San Filippo che costituisce il fulcro dalla città bizantina. Il presente contributo vuole offrire una riflessione sulle fasi di vita e trasformazione del santuario stesso attraverso l'analisi dei pavimenti a mosaico ed opus sectile. Questi rappresentano infatti uno strumento di grande utilità per cogliere le significative differenze funzionali tra gli edifici che componevano il santuario in età protobizantina ma anche per individuare fasi cronologiche e trasformazioni dei diversi monumenti. All'interno del santuario protobizantino di San Filippo il monumento che sembra aver subito più trasformazioni e rifacimenti è quello costruito intorno alla toma dell'Apostolo. Una dettagliata analisi dei resti pavimentali messi in luce nel corso degli scavi aiuta a ricostruire ed inquadrare cronologicamente le diverse fasi dell'edificio. Alla struttura più antica (seconda metà IV sec.), che ingloba la tomba, appartiene il piccolo settore di mosaico con motivi geometrici e vegetali. Alla fase di edificazione della chiesa a tre navate (seconda metà del VI sec.) è riferibile il mosaico rinvenuto dietro la tomba dell'Apostolo. I pavimenti in opus sectile della navata centrale e del nartece, ancora visibili, appartengono alla chiesa mediobizantina (IX sec.).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
