Hierapolis kentinin kuzey-do?u taraf?na hakim tepenin alt k?sm?nda gün ?????na ç?kart?lan hamam yap?s?, Proto Bizans Dönemi Aziz Philippus Kutsal Alan?'n?n tamamlay?c? parças?n? olu?turmaktad?r. Hamam yap?s? 2004 y?l?ndan beri kaz? çal??malar?na konu olmu?tur; bu makalede 2007-2009 y?llar? aras?nda yap?lan ve hamam yap?s?n?n i?leyi?inin anla??ld??? çal??malar?n sonuçlar? sunulmaktad?r. A (apodyterium), B ve C mekanlar? ?s?t?lm?yordu; C mekan?ndan s?cak havan?n dola?t?r?ld??? D ve E mekanlar?na geçiliyordu ve buradan caldariuma (F mekan?) ula??l?yordu. Bu yerle?tirme düzeninde G mekan? için apodyteriumdan ba?layan güzergah ç?karken de bu mekanla son buluyordu. Yap? k?rma çat?l?yd? ve tek tek mekanlar?n tonozlu ya da kubbeli çat?lar?n? birle?tirerek kapat?yordu. Hamam d??ar?dan tek bir yap? olarak sunulmaktad?r, harçla birle?tirilmi? yatay ta? s?ralar?ndan olu?an duvar örgüsünde alma??k tu?la s?ralar? mevcuttur. Yer dö?emeleri, I (prefurnium) ve H (belki latrina) mekanlar? hariç mermer levha dö?elidir. Sekizgen hamam, genel hamam plan geli?imini anlamak için önemlidir, zira büyük havuzla donat?lm?? Roma hamamlar?ndan, önce Arap sonra Osmanl? hamamlar?nda gördü?ümüz bireysel banyoya ayr?lm?? küçük havuzlara geçi?i göstermektedir. Arkeolojik ara?t?rmalar, hamam yap?s?n?n k?smen tahrip olmas?na neden olan VII. yüzy?l?n ikinci yar?s?nda meydana gelen güçlü depremden önce terk edildi?ini göstermektedir. Hamam alan?n?n yeni kullan?m dönemi, kompleksin içine yerle?en, Proto Bizans mekanlar?nda önemli de?i?iklikler yapmadan ancak baz? geçi?leri kapatarak ve antik dö?emenin üstüne yeni dö?eme düzlemlerini yerle?tirmi? konut yap?lar?ndan olu?maktad?r. Tarihleme yap?lmas?n? sa?layan eserlerin çok az olmas?na ra?men stratigrafik ili?kiler ve yap?sal özelliklerin yard?m?yla çe?itli konut yap?lar?n? iki ayr? döneme tarihlemek mümkün olmu?tur: Orta Bizans Dönemi I (IX-X yy.)'e ait olan yap?lar L, M, N ve O, Orta Bizans Dönemi II (X-XI yy.)'e ait olan yap?lar P ve Q.
L'edificio termale, messo in luce sulla parte bassa della collina che domina da nord-est la città di Hierapolis, costituiva parte integrante del santuario protobizantino di San Filippo. Le terme sono state oggetto di indagini a partire dal 2004; nel presente contributo sono presentati i risultati delle campagne 2007-2009 che hanno permesso di comprendere il funzionamento del complesso termale. I vani A (apodyterium), B e C non erano riscaldati; dal vano C si passava negli ambienti D ed E, in cui circolava l'aria calda, fino ad arrivare al caldarium (vano F). Tale disposizione permetteva di iniziare e concludere il percorso nell'apodyterium passando però, in uscita, per il vano G. L'edificio era completamente intonacato all'esterno, mentre all'interno gli ambienti erano rivestiti con lastre di marmo nella parte inferiore ed intonaco nella parte superiore. I pavimenti, fatta eccezione per quelli dei vani I (prefurnio) ed H (forse latrina), erano costituiti da lastre di marmo. Le indagini archeologiche attestano una fase di abbandono del complesso termale ancora prima del violento terremoto delle seconda metà del VII sec., che ne determinò una parziale distruzione. La nuova fase di occupazione è caratterizzata dalla presenza di più unità abitative che si dispongono all'interno del complesso con le chiusure di alcuni passaggi e la sistemazione di nuovi piani pavimentali al di sopra di quelli antichi. Nonostante la scarsa presenza di elementi datanti, le relazioni stratigrafiche e le caratteristiche strutturali hanno permesso di riferire le diverse unità abitative a due momenti differenti: età mediobizantina I (IX-X sec.), alla quale appartengono gli Edifici L, M, N ed O, e età mediobizantina II (X-XI sec.), a cui sono attribuibili le unità P e Q.
Le Terme Ottagonali e le loro trasformazioni in quartiere abitativo: osservazioni sulle fasi di età proto e mediobizantina
M P Caggia
2016
Abstract
L'edificio termale, messo in luce sulla parte bassa della collina che domina da nord-est la città di Hierapolis, costituiva parte integrante del santuario protobizantino di San Filippo. Le terme sono state oggetto di indagini a partire dal 2004; nel presente contributo sono presentati i risultati delle campagne 2007-2009 che hanno permesso di comprendere il funzionamento del complesso termale. I vani A (apodyterium), B e C non erano riscaldati; dal vano C si passava negli ambienti D ed E, in cui circolava l'aria calda, fino ad arrivare al caldarium (vano F). Tale disposizione permetteva di iniziare e concludere il percorso nell'apodyterium passando però, in uscita, per il vano G. L'edificio era completamente intonacato all'esterno, mentre all'interno gli ambienti erano rivestiti con lastre di marmo nella parte inferiore ed intonaco nella parte superiore. I pavimenti, fatta eccezione per quelli dei vani I (prefurnio) ed H (forse latrina), erano costituiti da lastre di marmo. Le indagini archeologiche attestano una fase di abbandono del complesso termale ancora prima del violento terremoto delle seconda metà del VII sec., che ne determinò una parziale distruzione. La nuova fase di occupazione è caratterizzata dalla presenza di più unità abitative che si dispongono all'interno del complesso con le chiusure di alcuni passaggi e la sistemazione di nuovi piani pavimentali al di sopra di quelli antichi. Nonostante la scarsa presenza di elementi datanti, le relazioni stratigrafiche e le caratteristiche strutturali hanno permesso di riferire le diverse unità abitative a due momenti differenti: età mediobizantina I (IX-X sec.), alla quale appartengono gli Edifici L, M, N ed O, e età mediobizantina II (X-XI sec.), a cui sono attribuibili le unità P e Q.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.