I documents volgârs dal tresinte che si puedin atribuî a lis citâts de Dalmazie a son stâts publicâts e studiâts cun chê di isolâ i aspiets in relazion al "dalmatic", la varietât neolatine autoctone. Cussì ancje pes letaris zaratinis dal 1325 e dal 1397, consideradis de manualistiche neolatine storiche tant che esemplis di "dalmatic" tout court. Si trate in realtât di une prospetive ch'e limite il valôr di cheste documentazion, che e varès di sei descrite massime daûr dai diviers nivei di polimorfie e di ibridisim di ognidun dai tescj. une ricognizion e un censiment dai documents conservâts tal Archivi di Stât di Zara, par cure di Nikola Vuleti? e di cui ch'al scrîf, a metin lis fondis par une antologjie di tescj zaratins dal tresinte, che e permetarà une gnove valutazion, suntune base plui largje e articolade.
I documenti volgari trecenteschi attribuibili ai diversi centri della Dalmazia sono stati editi e studiati in genere allo scopo d'isolare i tratti riconducibili al "dalmatico", la varietà romanza autoctona. Così anche per le lettere zaratine del 1325 e del 1397, che sono state a volte accolte nella manualistica romanza storica come esempi di "dalmatico" tout court. Si tratta in realtà di una prospettiva che limita il valore di questa documentazione, che andrebbe descritta in primo luogo secondo i diversi livelli di polimorfia e d'ibridismo di ciascun insieme testuale. una ricognizione e un censimento dei documenti conservati presso l'Archivio di Stato di Zara da parte di Nikola Vuleti? e di chi scrive stanno gettando le fondamenta per una silloge di testi zaratini trecenteschi che permetterà di tentare una nuova valutazione su una base più ampia e articolata.
«...un pochu de pala, suvra quale durmiva lu piscadur...»: vecchie questioni e nuove prospettive sui testi zaratini del Trecento
Dotto D
2016
Abstract
I documenti volgari trecenteschi attribuibili ai diversi centri della Dalmazia sono stati editi e studiati in genere allo scopo d'isolare i tratti riconducibili al "dalmatico", la varietà romanza autoctona. Così anche per le lettere zaratine del 1325 e del 1397, che sono state a volte accolte nella manualistica romanza storica come esempi di "dalmatico" tout court. Si tratta in realtà di una prospettiva che limita il valore di questa documentazione, che andrebbe descritta in primo luogo secondo i diversi livelli di polimorfia e d'ibridismo di ciascun insieme testuale. una ricognizione e un censimento dei documenti conservati presso l'Archivio di Stato di Zara da parte di Nikola Vuleti? e di chi scrive stanno gettando le fondamenta per una silloge di testi zaratini trecenteschi che permetterà di tentare una nuova valutazione su una base più ampia e articolata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.