Il paesaggio attuale è il risultato dell'azione di processi naturali e antropici che, nel corso dei millenni, ne hanno modificato e modellato la struttura. Laghi, paludi e torbiere sono eccezionali archivi naturali della storia del paesaggio, storia che possiamo ricostruire attraverso lo studio multidisciplinare e la datazione dei sedimenti ivi accumulati. Presentiamo qui i risultati di ricerche stratigrafiche svolte presso la torbiera delle Crotte Basse (2365 m slm, Monte Fallère, Aosta). Le alte quote del Monte Fallère hanno restituito evidenze archeologiche di frequentazione antropica nell'intervallo Mesolitico - Età del Ferro. Studiare una torbiera nella medesima area offre quindi la possibilità di ricostruire tanto la storia naturale quanto quella antropica dei paesaggi d'alta quota. I sedimenti delle Crotte Basse hanno registrato le fasi del ripopolamento vegetale alla fine del Tardoglaciale - inizio dell'Olocene e la rapida risalita delle foreste di conifere fino a quote superiori ai 2400-2500 metri. Questi ambienti, visitati dall'uomo già nel Mesolitico per attività di caccia e raccolta, vengono profondamente trasformati all'inizio dell'Età del Rame. Circa 5600 anni cal BP le foreste di pino cembro vengono rapidamente distrutte dall'uomo, che impianta qui i primi pascoli d'alta quota permanenti dell'arco alpino.
Storia della vegetazione e dell'impatto antropico alle alte quote sul Monte Fallère (Aosta): fattori naturali e attività umane nella genesi del paesaggio attuale
Roberta Pini;Cesare Ravazzi
2018
Abstract
Il paesaggio attuale è il risultato dell'azione di processi naturali e antropici che, nel corso dei millenni, ne hanno modificato e modellato la struttura. Laghi, paludi e torbiere sono eccezionali archivi naturali della storia del paesaggio, storia che possiamo ricostruire attraverso lo studio multidisciplinare e la datazione dei sedimenti ivi accumulati. Presentiamo qui i risultati di ricerche stratigrafiche svolte presso la torbiera delle Crotte Basse (2365 m slm, Monte Fallère, Aosta). Le alte quote del Monte Fallère hanno restituito evidenze archeologiche di frequentazione antropica nell'intervallo Mesolitico - Età del Ferro. Studiare una torbiera nella medesima area offre quindi la possibilità di ricostruire tanto la storia naturale quanto quella antropica dei paesaggi d'alta quota. I sedimenti delle Crotte Basse hanno registrato le fasi del ripopolamento vegetale alla fine del Tardoglaciale - inizio dell'Olocene e la rapida risalita delle foreste di conifere fino a quote superiori ai 2400-2500 metri. Questi ambienti, visitati dall'uomo già nel Mesolitico per attività di caccia e raccolta, vengono profondamente trasformati all'inizio dell'Età del Rame. Circa 5600 anni cal BP le foreste di pino cembro vengono rapidamente distrutte dall'uomo, che impianta qui i primi pascoli d'alta quota permanenti dell'arco alpino.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.