Una recente attenzione sta convogliando le analisi di urban development verso il riconoscimento del ruolo che svolgono le comunità informali nell'attivare nuove specializzazioni produttive. Le comunità di cittadini, sulla spinta della libera adesione, sarebbero più efficaci nel processo di creazione di nuove opportunità utili al territorio. Allo stesso tempo, le modalità dell'interazione sociale, essendo caratteristica specifica di un luogo, non si prestano ad una lettura univoca ed orizzontale per la codifica nei modelli di sviluppo. Con riguardo a tali problemi, alcuni lavori adottano scelte metodologiche che invertono la comune prospettiva sull'individuazione orizzontale delle commonalities utili a circoscrivere i modelli di sviluppo di un'area. La consapevolezza delle profonde differenze nell'agire collettivo e informale, invero, spiegherebbe la necessità di condurre, indagini in profondità e la raccolta selettiva di best practices. Sulla base di alcune caratteristiche già riconosciute come best practices nell'attività di decision-making di alcuni centri sociali napoletani, il presente studio compie un'analisi che estende l'osservazione a tutti gli altri, cercando di evidenziarne il grado evolutivo e le eventuali necessità per il miglioramento della produttività dell'economia cittadina.
Comunità informali come 'luoghi creativi' e drivers di produttività urbana. Il caso dei Centri Sociali a Napoli
Pasquale Napolitano
2017
Abstract
Una recente attenzione sta convogliando le analisi di urban development verso il riconoscimento del ruolo che svolgono le comunità informali nell'attivare nuove specializzazioni produttive. Le comunità di cittadini, sulla spinta della libera adesione, sarebbero più efficaci nel processo di creazione di nuove opportunità utili al territorio. Allo stesso tempo, le modalità dell'interazione sociale, essendo caratteristica specifica di un luogo, non si prestano ad una lettura univoca ed orizzontale per la codifica nei modelli di sviluppo. Con riguardo a tali problemi, alcuni lavori adottano scelte metodologiche che invertono la comune prospettiva sull'individuazione orizzontale delle commonalities utili a circoscrivere i modelli di sviluppo di un'area. La consapevolezza delle profonde differenze nell'agire collettivo e informale, invero, spiegherebbe la necessità di condurre, indagini in profondità e la raccolta selettiva di best practices. Sulla base di alcune caratteristiche già riconosciute come best practices nell'attività di decision-making di alcuni centri sociali napoletani, il presente studio compie un'analisi che estende l'osservazione a tutti gli altri, cercando di evidenziarne il grado evolutivo e le eventuali necessità per il miglioramento della produttività dell'economia cittadina.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


