L'industria mineraria è caratterizzata da significativi ed estesi impatti sull'ambiente che rendono necessari interventi di risanamento. Una opzione "verde" per la bonifica di siti minerari, giudicata particolarmente interessante negli ultimi decenni, è il fitorisanamento che, nel quadro delle tecnologie che contribuiscono alla costruzione di un futuro equo e sostenibile, tiene conto degli aspetti ambientali, economici e sociali. Questi aspetti sono stati valutati attraverso un'analisi SWOT applicata alle aree minerarie dismesse per individuare i punti di forza della tecnologia e i punti di debolezza allo scopo di adottare opportuni accorgimenti per ridurli, sfruttare le opportunità e limitare l'impatto delle minacce. Nel caso di suoli contaminati da metalli sono applicabili la fitoestrazione (assorbimento dei metalli attraverso le radici e accumulo nella parte aerea) e la fitostabilizzazione (immobilizzazione dei contaminati attraverso meccanismi di assorbimento, adsorbimento e precipitazione nelle radici e all'interfaccia suolo/radice). Le dimensioni e l'elevato livello di contaminazione delle aree minerarie suggeriscono l'utilizzo della fitostabilizzazione come tecnica preferenziale anche con l'uso di ammendanti (fitostabilizzazione assisitita) derivati da sottoprodotti industriali o rifiuti pretrattati per migliorare l'efficacia del processo.
Fitorisanamento applicato ai suoli contaminati da metalli pesanti in siti minerari dismessi
Giovanna Cappai;Alessandra Carucci
2018
Abstract
L'industria mineraria è caratterizzata da significativi ed estesi impatti sull'ambiente che rendono necessari interventi di risanamento. Una opzione "verde" per la bonifica di siti minerari, giudicata particolarmente interessante negli ultimi decenni, è il fitorisanamento che, nel quadro delle tecnologie che contribuiscono alla costruzione di un futuro equo e sostenibile, tiene conto degli aspetti ambientali, economici e sociali. Questi aspetti sono stati valutati attraverso un'analisi SWOT applicata alle aree minerarie dismesse per individuare i punti di forza della tecnologia e i punti di debolezza allo scopo di adottare opportuni accorgimenti per ridurli, sfruttare le opportunità e limitare l'impatto delle minacce. Nel caso di suoli contaminati da metalli sono applicabili la fitoestrazione (assorbimento dei metalli attraverso le radici e accumulo nella parte aerea) e la fitostabilizzazione (immobilizzazione dei contaminati attraverso meccanismi di assorbimento, adsorbimento e precipitazione nelle radici e all'interfaccia suolo/radice). Le dimensioni e l'elevato livello di contaminazione delle aree minerarie suggeriscono l'utilizzo della fitostabilizzazione come tecnica preferenziale anche con l'uso di ammendanti (fitostabilizzazione assisitita) derivati da sottoprodotti industriali o rifiuti pretrattati per migliorare l'efficacia del processo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.