Attraverso il caso di Roma si intende sviluppare una riflessione sull'interrelazione in ambito urbano tra differenti forme di mobilità spaziale, processi di redistribuzione territoriale della popolazione e fattori contestuali e congiunturali. La "città eterna" rappresenta notoriamente un importante crocevia di mobilità per il suo ruolo di capitale politica e burocratica, per la presenza del Vaticano, che ne fa storicamente un contesto di accoglienza per pellegrini e migranti, e per il suo patrimonio storico-culturale, che attrae visitatori internazionali dai tempi del Grand Tour che aveva nella "città eterna" una delle tappe principali, al punto da poter dire che Roma era un brand globale molto tempo prima che si iniziasse a parlare di globalizzazione. La Capitale negli ultimi decenni è stata raggiunta da intensi flussi migratori dall'estero che la stanno trasformando in una città multiculturale, continua ad attrarre migrazioni dalle regioni del Mezzogiorno e vive un intenso processo di urban sprawl, che ha spalmato abitazioni e residenti sull'intera area metropolitana in un quadro di sostanziale assenza di pianificazione territoriale. Si è scelto in questa sede di ripercorrere le diverse forme di mobilità spaziale che hanno attraversato Roma dalla proclamazione a capitale d'Italia considerando il loro impatto sulla distribuzione territoriale e sulla qualità della vita dei residenti, in quanto diversi dei fenomeni e degli squilibri odierni hanno origini lontane nel tempo, ma anche per enfatizzare l'intensità dei cambiamenti intercorsi e mettere in luce differenze e analogie nei fattori di contesto. Il saggio prende in esame dapprima un secolo di intensa urbanizzazione che ha trasformato in metropoli la piccola capitale di uno stato ecclesiastico (par.2) e poi gli ultimi quattro decenni in cui la città si è spalmata su un territorio sempre più vasto e le migrazioni internazionali l'hanno trasformata in senso multiculturale (par.3). Nell'ambito di questa disamina, avvalendosi della letteratura esistente sul tema, si cercherà di evidenziare come i fortissimi flussi di mobilità che hanno attraversato la città nelle diverse fasi storiche abbiano interagito con la congiuntura politica, economica, sociale e urbanistica. Nella quarta parte, giovandosi di una vasta documentazione di fonte anagrafica , si concentra l'attenzione sulle migrazioni e sui cambiamenti di abitazione interni alla città nel corso degli anni duemila, mettendo in luce come l'avvio della crisi economica nel 2008-09 sembra stia avviando cambiamenti di rilievo nei caratteri della mobilità dell'area. Nella sezione conclusiva vengono discussi gli elementi di attrattività e i fattori di discontinuità nella vicenda migratoria di Roma capitale e le radici storiche dell'odierno sprawl urbano.
Migrazioni e trasformazione urbana. Roma 1870-2015
Massimiliano Crisci
2016
Abstract
Attraverso il caso di Roma si intende sviluppare una riflessione sull'interrelazione in ambito urbano tra differenti forme di mobilità spaziale, processi di redistribuzione territoriale della popolazione e fattori contestuali e congiunturali. La "città eterna" rappresenta notoriamente un importante crocevia di mobilità per il suo ruolo di capitale politica e burocratica, per la presenza del Vaticano, che ne fa storicamente un contesto di accoglienza per pellegrini e migranti, e per il suo patrimonio storico-culturale, che attrae visitatori internazionali dai tempi del Grand Tour che aveva nella "città eterna" una delle tappe principali, al punto da poter dire che Roma era un brand globale molto tempo prima che si iniziasse a parlare di globalizzazione. La Capitale negli ultimi decenni è stata raggiunta da intensi flussi migratori dall'estero che la stanno trasformando in una città multiculturale, continua ad attrarre migrazioni dalle regioni del Mezzogiorno e vive un intenso processo di urban sprawl, che ha spalmato abitazioni e residenti sull'intera area metropolitana in un quadro di sostanziale assenza di pianificazione territoriale. Si è scelto in questa sede di ripercorrere le diverse forme di mobilità spaziale che hanno attraversato Roma dalla proclamazione a capitale d'Italia considerando il loro impatto sulla distribuzione territoriale e sulla qualità della vita dei residenti, in quanto diversi dei fenomeni e degli squilibri odierni hanno origini lontane nel tempo, ma anche per enfatizzare l'intensità dei cambiamenti intercorsi e mettere in luce differenze e analogie nei fattori di contesto. Il saggio prende in esame dapprima un secolo di intensa urbanizzazione che ha trasformato in metropoli la piccola capitale di uno stato ecclesiastico (par.2) e poi gli ultimi quattro decenni in cui la città si è spalmata su un territorio sempre più vasto e le migrazioni internazionali l'hanno trasformata in senso multiculturale (par.3). Nell'ambito di questa disamina, avvalendosi della letteratura esistente sul tema, si cercherà di evidenziare come i fortissimi flussi di mobilità che hanno attraversato la città nelle diverse fasi storiche abbiano interagito con la congiuntura politica, economica, sociale e urbanistica. Nella quarta parte, giovandosi di una vasta documentazione di fonte anagrafica , si concentra l'attenzione sulle migrazioni e sui cambiamenti di abitazione interni alla città nel corso degli anni duemila, mettendo in luce come l'avvio della crisi economica nel 2008-09 sembra stia avviando cambiamenti di rilievo nei caratteri della mobilità dell'area. Nella sezione conclusiva vengono discussi gli elementi di attrattività e i fattori di discontinuità nella vicenda migratoria di Roma capitale e le radici storiche dell'odierno sprawl urbano.File | Dimensione | Formato | |
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