Il lavoro si sofferma su gli atti giudiziari della catena che sono derivati dalla delibera del Consiglio dei ministri 27 novembre 2003 che ha denegato all'Unione degli atei e degli agnostici razionalisti (UARR) l'avvio delle trattative per la stipula dell'intesa ex art. 8, terzo comma, Cost., sulla base della motivazione che la professione di ateismo non possa essere assimilata a una confessione religiosa. La sent. della Corte cost. n. 52/2016, in particolare, lascia incerti su che cosa potrà accadere in futuro in casi analoghi.

Corte cost. n. 52 del 2016, ovvero dello svuotamento delle intese Stato-Confessioni religiose e dell'upgrading del giudizio concernente il diniego dell'avvio delle trattative

Antonio Ferrara
2016

Abstract

Il lavoro si sofferma su gli atti giudiziari della catena che sono derivati dalla delibera del Consiglio dei ministri 27 novembre 2003 che ha denegato all'Unione degli atei e degli agnostici razionalisti (UARR) l'avvio delle trattative per la stipula dell'intesa ex art. 8, terzo comma, Cost., sulla base della motivazione che la professione di ateismo non possa essere assimilata a una confessione religiosa. La sent. della Corte cost. n. 52/2016, in particolare, lascia incerti su che cosa potrà accadere in futuro in casi analoghi.
2016
Istituto di Studi sui Sistemi Regionali Federali e sulle Autonomie - ISSIRFA
religione (libertà di) - organizzazione delle confessioni religiose (libertà di) - eguaglianza delle confessioni religiose acattoliche di fronte allo Stato italiano (principio di)
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/357040
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