"Alcuni dati per la ricostruzione del paesaggio agrario antico: la vallata di Capestrano e la fotografia aerea." di Patrizia Tartara* Abstract Durante i numerosi voli di monitoraggio di aree a rischio effettuati con il Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pratica di Mare e con il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri, sono state scattate serie di immagini fotografiche oblique della vallata di Capestrano (AQ). In più di un decennio sono state identificate e documentate numerose tracce di colture diverse, impianti estensivi, divisioni agrarie anche in sovrapposizione, oltre a tracce archeologiche relative ad edifici, a strade ed a necropoli, spesso in relazione ad esse. La conca della vallata in esame, naturalmente protetta, con la presenza delle sorgenti del fiume Tirino (quindi inesauribile approvvigionamento di acqua anche per l'irrigazione) era verosimilmente adatta ad alcuni tipi di colture che, se scavate ed identificate, potrebbero essere reinserite in un ambiente favorevole recuperando varietà autoctone che potrebbero rappresentare un valido elemento per lo sviluppo economico dell'area. *Dipartimento di ingegneria, Ict e tecnologie per l'energia e trasporti (DIITET), Istituto di Analisi dei Sistemi ed Informatica "Antonio Ruberti" (IASI)-CNR P.le Aldo Moro ROMA, patrizia.tartara@cnr.it Sessione n.2 "Paesaggi, beni culturali, patrimonio Unesco".
Alcuni dati per la ricostruzione del paesaggio agrario antico: la vallata di Capestrano e la fotografia aerea.
Patrizia Tartara
2018
Abstract
"Alcuni dati per la ricostruzione del paesaggio agrario antico: la vallata di Capestrano e la fotografia aerea." di Patrizia Tartara* Abstract Durante i numerosi voli di monitoraggio di aree a rischio effettuati con il Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pratica di Mare e con il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri, sono state scattate serie di immagini fotografiche oblique della vallata di Capestrano (AQ). In più di un decennio sono state identificate e documentate numerose tracce di colture diverse, impianti estensivi, divisioni agrarie anche in sovrapposizione, oltre a tracce archeologiche relative ad edifici, a strade ed a necropoli, spesso in relazione ad esse. La conca della vallata in esame, naturalmente protetta, con la presenza delle sorgenti del fiume Tirino (quindi inesauribile approvvigionamento di acqua anche per l'irrigazione) era verosimilmente adatta ad alcuni tipi di colture che, se scavate ed identificate, potrebbero essere reinserite in un ambiente favorevole recuperando varietà autoctone che potrebbero rappresentare un valido elemento per lo sviluppo economico dell'area. *Dipartimento di ingegneria, Ict e tecnologie per l'energia e trasporti (DIITET), Istituto di Analisi dei Sistemi ed Informatica "Antonio Ruberti" (IASI)-CNR P.le Aldo Moro ROMA, patrizia.tartara@cnr.it Sessione n.2 "Paesaggi, beni culturali, patrimonio Unesco".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.