Climate study of hypogeal natural environments has great importance for biological and geological reasons; the study acquires more significance for caves that are, or are becoming, touristic destinations. It is clear that to allow the presence of the visitors in the caves, some works are needed for reception facilities and security. These works, however, modify the physical and chemical conditions of the atmosphere and of the waters of cave, inducing alterations both on its morphology and on biological systems present in it. In the case of caves, it generally appears delicate balance between the protection of environmental goods and tourism activities. For this aim, the authorities responsible for management of environmental goods should regard that anthropic attendance must respect the resilience of the cave considered. In this work we have taken into account two Sardinian coastal caves: Grotta Verde (North-West coast), and Grotta del Bue Marino (Central-East coast). The study, conducted by the CNR-IBIMET in collaboration with DIPNET - University of Sassari, wants to promote evaluation of the cave biodiversity, biological and morphological conservation of caves and sustainable economic valorization of these natural resources, which can play a central role to promote tourism in karst areas. The evaluations of these studies allow to establish the resilience of analyzed karst environment and to adapt to this the tourist load. In this context, IBIMET task is the qualitative and quantitative definition of physical-atmospheric parameters inside the caves, in the presence and in the absence of anthropogenic attendance. In the case of Grotta Verde, the comparison is carried out between the values of the environmental parameters recorded during the tourist season and the winter season. For Grotta del Bue Marino since it is not possible the access during winter, the comparison is made between simultaneously recorded values of the parameters, within the cave and out of it, during the tourist season.

Lo studio del clima degli ambienti naturali ipogei riveste notevole importanza per motivi biologici e naturali e assume maggior rilievo per le grotte che sono, o stiano per diventare, turistiche. È evidente che per consentire la presenza dei visitatori, con le opere di accoglienza e di sicurezza necessarie, si variano le condizioni fisico-chimiche dell'atmosfera e delle acque della grotta, inducendo alterazioni sia sulla sua morfologia sia sui sistemi biologici, in essa presenti. Nel caso delle grotte risulta, in generale, molto delicato l'equilibrio fra la salvaguardia dei beni ambientali e fruizione. A tal fine le autorità preposte alla gestione dei beni ambientali dovrebbero tenere presente che la frequentazione antropica deve rispettare la resilienza della grotta considerata. In questo lavoro sono state considerate due grotte costiere della Sardegna: Grotta Verde (costa nord-occidentale) e Grotta del Bue Marino (costa centro-orientale). Lo studio, condotto dal CNR-IBIMET in collaborazione con il DIPNET-Università di Sassari, vuole promuovere la valutazione della biodiversità cavernicola, la conservazione biologica e morfologica delle grotte e la valorizzazione economica sostenibile di queste risorse naturali che possono svolgere un ruolo centrale nell'incentivare il turismo in aree carsiche. Le valutazioni derivanti da questi studi consentono di stabilire la resilienza dell'ambiente carsico analizzato e di adeguare a questo il carico turistico. In questo contesto, compito dell'IBIMET è la definizione quali-quantitativa dei parametri fisico-atmosferici all'interno delle Grotte, in presenza e in assenza di frequentazione antropica. Nel caso della Grotta Verde il confronto è svolto fra i valori dei parametri ambientali misurati durante la stagione turistica e la stagione invernale. Nel caso della Grotta del Bue Marino, non essendo possibile l'accesso nel periodo invernale, il confronto è fatto fra valori dei parametri rilevati contemporaneamente all'interno della Grotta e fuori da essa, durante la stagione turistica.

MONITORAGGIO DEI PARAMETRI FISICI DELLE GROTTE COSTIERE DELLA SARDEGNA: L'ESEMPIO DELLA GROTTA VERDE E DEL BUE MARINO

Matteo De Vincenzi
Primo
;
Gianni Fasano
Secondo
;
Alessandro Materassi
Ultimo
2017

Abstract

Climate study of hypogeal natural environments has great importance for biological and geological reasons; the study acquires more significance for caves that are, or are becoming, touristic destinations. It is clear that to allow the presence of the visitors in the caves, some works are needed for reception facilities and security. These works, however, modify the physical and chemical conditions of the atmosphere and of the waters of cave, inducing alterations both on its morphology and on biological systems present in it. In the case of caves, it generally appears delicate balance between the protection of environmental goods and tourism activities. For this aim, the authorities responsible for management of environmental goods should regard that anthropic attendance must respect the resilience of the cave considered. In this work we have taken into account two Sardinian coastal caves: Grotta Verde (North-West coast), and Grotta del Bue Marino (Central-East coast). The study, conducted by the CNR-IBIMET in collaboration with DIPNET - University of Sassari, wants to promote evaluation of the cave biodiversity, biological and morphological conservation of caves and sustainable economic valorization of these natural resources, which can play a central role to promote tourism in karst areas. The evaluations of these studies allow to establish the resilience of analyzed karst environment and to adapt to this the tourist load. In this context, IBIMET task is the qualitative and quantitative definition of physical-atmospheric parameters inside the caves, in the presence and in the absence of anthropogenic attendance. In the case of Grotta Verde, the comparison is carried out between the values of the environmental parameters recorded during the tourist season and the winter season. For Grotta del Bue Marino since it is not possible the access during winter, the comparison is made between simultaneously recorded values of the parameters, within the cave and out of it, during the tourist season.
2017
Istituto di Biometeorologia - IBIMET - Sede Firenze
978-88-6453-428-2
Lo studio del clima degli ambienti naturali ipogei riveste notevole importanza per motivi biologici e naturali e assume maggior rilievo per le grotte che sono, o stiano per diventare, turistiche. È evidente che per consentire la presenza dei visitatori, con le opere di accoglienza e di sicurezza necessarie, si variano le condizioni fisico-chimiche dell'atmosfera e delle acque della grotta, inducendo alterazioni sia sulla sua morfologia sia sui sistemi biologici, in essa presenti. Nel caso delle grotte risulta, in generale, molto delicato l'equilibrio fra la salvaguardia dei beni ambientali e fruizione. A tal fine le autorità preposte alla gestione dei beni ambientali dovrebbero tenere presente che la frequentazione antropica deve rispettare la resilienza della grotta considerata. In questo lavoro sono state considerate due grotte costiere della Sardegna: Grotta Verde (costa nord-occidentale) e Grotta del Bue Marino (costa centro-orientale). Lo studio, condotto dal CNR-IBIMET in collaborazione con il DIPNET-Università di Sassari, vuole promuovere la valutazione della biodiversità cavernicola, la conservazione biologica e morfologica delle grotte e la valorizzazione economica sostenibile di queste risorse naturali che possono svolgere un ruolo centrale nell'incentivare il turismo in aree carsiche. Le valutazioni derivanti da questi studi consentono di stabilire la resilienza dell'ambiente carsico analizzato e di adeguare a questo il carico turistico. In questo contesto, compito dell'IBIMET è la definizione quali-quantitativa dei parametri fisico-atmosferici all'interno delle Grotte, in presenza e in assenza di frequentazione antropica. Nel caso della Grotta Verde il confronto è svolto fra i valori dei parametri ambientali misurati durante la stagione turistica e la stagione invernale. Nel caso della Grotta del Bue Marino, non essendo possibile l'accesso nel periodo invernale, il confronto è fatto fra valori dei parametri rilevati contemporaneamente all'interno della Grotta e fuori da essa, durante la stagione turistica.
Monitoraggio
Grotte
Carsismo
Coste
Mediterraneo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/358626
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