L'opera pia di San Giacomo degli spagnoli di Napoli fu al centro di un sistema di pluriattività assistenziale-creditizio. Si affermò fin dalla sua nascita come ammortizzatore sociale per rispondere ai bisogni della popolazione ispanica residente o di passaggio (militari, poveri e pellegrini), e al contempo come operatore finanziario attento alle opportunità d'investimento offerte dal mercato mobiliare e immobiliare. Fu anche banco di deposito e per pochi anni monte di prestito su pegno senza interesse (1606-1609). Ma è il suo inserimento nel 1597 nel circuito creditizio/bancario vero e proprio a evidenziarne l'importanza e la specificità rispetto a quanto fu fatto da altre comunità di stranieri come quella dei ricchi mercanti e banchieri genovesi che oltre alla loggia e a un banco di cambio, simbolo degli affari e degli interessi propriamente economico-finanzari, edificarono cappelle, chiese e monasteri, o anche di lucchesi, fiorentini, greci, albanesi, lombardi, che avevano anch'essi provveduto a creare organismi destinati alla protezione e alla tutela dei connazionali. Insieme a tre ospedali e un conservatorio (la Casa Santa dell'Annunziata, la Casa Santa di Santa Maria del Popolo o degli Incurabili, la Casa Santa di Sant'Eligio e il conservatorio dello Spirito Santo) il San Giacomo fu uno dei sette banchi pubblici napoletani autorizzati a emettere fedi di crédito. Questo passaggio dall'assistenza al credito fu l'effetto di un'avversa congiuntura economico-finanziaria e naturale (cattivi raccolti, carestie, epidemie) registratasi nell'ultimo trentennio del Cinquecento. La crisi colpì anche i grandi ospedali napoletani che denunciarono un aumento delle spese dovuto da un lato a una popolazione sempre più bisognosa di aiuti e, dall'altro, al continuo aumento dei prezzi. In quel clima di diffusa sfiducia verso lo Stato e la sua capacità di far fronte all'emergenza pauperismo e alle necessità della finanza pubblica fu accolta favorevolmente la richiesta di taluni luoghi pii ad aprire banchi pubblici. Il primo di tali banchi ebbe origine nel 1570 dall'omonimo Monte di Pietà nato nel 1539. Il saggio è diretto a ricostruire alcune fasi di quel complesso e articolato progetto polifunzionale proposto dall'opera pia di San Giacomo che, sebbene inserito in quella rete di istituzioni nate a protezione e tutela dei militari spagnoli nei vari territori vicini alla Corona spagnola assunse dimensioni e caratteristiche del tutto uniche.
«Que ningun spañol vaya pidiendo limosna». Evoluzione di un progetto economico-assistenziale per gli spagnoli nella Napoli del viceregno
2018
Abstract
L'opera pia di San Giacomo degli spagnoli di Napoli fu al centro di un sistema di pluriattività assistenziale-creditizio. Si affermò fin dalla sua nascita come ammortizzatore sociale per rispondere ai bisogni della popolazione ispanica residente o di passaggio (militari, poveri e pellegrini), e al contempo come operatore finanziario attento alle opportunità d'investimento offerte dal mercato mobiliare e immobiliare. Fu anche banco di deposito e per pochi anni monte di prestito su pegno senza interesse (1606-1609). Ma è il suo inserimento nel 1597 nel circuito creditizio/bancario vero e proprio a evidenziarne l'importanza e la specificità rispetto a quanto fu fatto da altre comunità di stranieri come quella dei ricchi mercanti e banchieri genovesi che oltre alla loggia e a un banco di cambio, simbolo degli affari e degli interessi propriamente economico-finanzari, edificarono cappelle, chiese e monasteri, o anche di lucchesi, fiorentini, greci, albanesi, lombardi, che avevano anch'essi provveduto a creare organismi destinati alla protezione e alla tutela dei connazionali. Insieme a tre ospedali e un conservatorio (la Casa Santa dell'Annunziata, la Casa Santa di Santa Maria del Popolo o degli Incurabili, la Casa Santa di Sant'Eligio e il conservatorio dello Spirito Santo) il San Giacomo fu uno dei sette banchi pubblici napoletani autorizzati a emettere fedi di crédito. Questo passaggio dall'assistenza al credito fu l'effetto di un'avversa congiuntura economico-finanziaria e naturale (cattivi raccolti, carestie, epidemie) registratasi nell'ultimo trentennio del Cinquecento. La crisi colpì anche i grandi ospedali napoletani che denunciarono un aumento delle spese dovuto da un lato a una popolazione sempre più bisognosa di aiuti e, dall'altro, al continuo aumento dei prezzi. In quel clima di diffusa sfiducia verso lo Stato e la sua capacità di far fronte all'emergenza pauperismo e alle necessità della finanza pubblica fu accolta favorevolmente la richiesta di taluni luoghi pii ad aprire banchi pubblici. Il primo di tali banchi ebbe origine nel 1570 dall'omonimo Monte di Pietà nato nel 1539. Il saggio è diretto a ricostruire alcune fasi di quel complesso e articolato progetto polifunzionale proposto dall'opera pia di San Giacomo che, sebbene inserito in quella rete di istituzioni nate a protezione e tutela dei militari spagnoli nei vari territori vicini alla Corona spagnola assunse dimensioni e caratteristiche del tutto uniche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.