L'entroterra dell'Alto Salento premurgiano, nel quale ricade l'agro della città di Oria, si presenta come un territorio prettamente pianeggiante, solcato da un cordone di basse colline che si stacca sull'orizzonte con una linea sinuosa. Queste modeste alture, pur non raggiungendo quote elevate, innalzandosi su un territorio pianeggiante, acquistano un notevole risalto morfologico e conferiscono un particolare e suggestivo aspetto paesaggistico. Grazie a questa peculiarità le colline hanno da sempre attirato la curiosità dell'uomo sin dalla più antica frequentazione da parte di cacciatori paleolitici e tutti i gruppi delle genti preistoriche e protostoriche che si sono stanziati e vi hanno trovato un terreno fertile per la varietà di risorse che il territorio qui offriva. Questi stessi caratteri intervengono anche a definire distinti tipi paesaggistici, che scandiscono il territorio in aree fortemente diversificate in relazione non solo alle molteplici configurazioni geomorfologiche, ma anche ai diversi fattori fisici che si susseguono lungo il percorso del tracciato collinare, conferendo un aspetto più vario. Si rinvengono così straordinarie varietà di ecosistemi che vanno dagli aspetti della macchia estremamente degradata, in dipendenza anche della sottile consistenza dei suoli, a quelli della macchia alberata, ove il terreno si presenta più spesso e fertile; dagli ambienti palustri stagionali a zone umide più durature, in relazione ad un sistema idrico di acque di superficie abbastanza articolato e diversificato, che si impernia su una fitta rete di corsi d'acqua temporanei e di sorgenti. I modesti rilievi che caratterizzano la catena collinare rappresentano l'ossatura del sistema orografico oritano, che si sviluppa con andamento approssimativamente rettilineo in direzione est-ovest e attraversa il territorio nella parte mediana, costituendo una specie di cerniera che collega e separa due aree pianeggianti poste a diverse quote. Quella settentrionale si trova ad una quota di circa 125 m s.l.m., mentre quella meridionale si colloca su quote leggermente inferiori a circa 105 m s.l.m., e sono collegate tra loro da una ripida scarpata, lungo il cui ciglio si sviluppa la catena collinare. Tenendo presente come punto di riferimento il centro abitato, questa catena può essere divisa in due rami: uno occidentale e l'altro orientale. Il primo si estende per circa 6 km e si mantiene a quote più alte (150 m circa), il secondo è lungo circa 5 km e presenta quote comprese 100 e 127 m.
Geologia, suoli e paesaggi nel territorio di Oria in provincia di Brindisi
Maurizio Delli Santi;
2018
Abstract
L'entroterra dell'Alto Salento premurgiano, nel quale ricade l'agro della città di Oria, si presenta come un territorio prettamente pianeggiante, solcato da un cordone di basse colline che si stacca sull'orizzonte con una linea sinuosa. Queste modeste alture, pur non raggiungendo quote elevate, innalzandosi su un territorio pianeggiante, acquistano un notevole risalto morfologico e conferiscono un particolare e suggestivo aspetto paesaggistico. Grazie a questa peculiarità le colline hanno da sempre attirato la curiosità dell'uomo sin dalla più antica frequentazione da parte di cacciatori paleolitici e tutti i gruppi delle genti preistoriche e protostoriche che si sono stanziati e vi hanno trovato un terreno fertile per la varietà di risorse che il territorio qui offriva. Questi stessi caratteri intervengono anche a definire distinti tipi paesaggistici, che scandiscono il territorio in aree fortemente diversificate in relazione non solo alle molteplici configurazioni geomorfologiche, ma anche ai diversi fattori fisici che si susseguono lungo il percorso del tracciato collinare, conferendo un aspetto più vario. Si rinvengono così straordinarie varietà di ecosistemi che vanno dagli aspetti della macchia estremamente degradata, in dipendenza anche della sottile consistenza dei suoli, a quelli della macchia alberata, ove il terreno si presenta più spesso e fertile; dagli ambienti palustri stagionali a zone umide più durature, in relazione ad un sistema idrico di acque di superficie abbastanza articolato e diversificato, che si impernia su una fitta rete di corsi d'acqua temporanei e di sorgenti. I modesti rilievi che caratterizzano la catena collinare rappresentano l'ossatura del sistema orografico oritano, che si sviluppa con andamento approssimativamente rettilineo in direzione est-ovest e attraversa il territorio nella parte mediana, costituendo una specie di cerniera che collega e separa due aree pianeggianti poste a diverse quote. Quella settentrionale si trova ad una quota di circa 125 m s.l.m., mentre quella meridionale si colloca su quote leggermente inferiori a circa 105 m s.l.m., e sono collegate tra loro da una ripida scarpata, lungo il cui ciglio si sviluppa la catena collinare. Tenendo presente come punto di riferimento il centro abitato, questa catena può essere divisa in due rami: uno occidentale e l'altro orientale. Il primo si estende per circa 6 km e si mantiene a quote più alte (150 m circa), il secondo è lungo circa 5 km e presenta quote comprese 100 e 127 m.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.