Nel periodo imperiale, tra il II e il III secolo d.C., ricchi committenti si rivolgono ad affermate botteghe orientali per commissionare sarcofagi istoriati, sculture e rilievi in marmo di grande pregio. I centri più affermati sono localizzati in Grecia, nell'Attica, e in Asia Minore, ad Afrodisia e ad Efeso, dove esperti artigiani operavano, sotto il controllo di funzionari imperiali, nelle officine ubicate in vicinanza delle cave. Il trasporto era affidato alle naves lapidariae che imbarcavano colonne, capitelli, fregi architettonici, rifiniti, semilavorati o appena sbozzati, da ultimare, nei luoghi dove erano diretti, da maestranze itineranti o da scalpellini locali. Le rotte, che conducono a Roma, ma anche in tutti i porti del Mediterraneo, sono invece documentate dai relitti delle imbarcazioni spinte sul fondo del mare delle tempeste. Relitti il cui carico era costituito in prevalenza da materiale lapideo (naves lapidariae) sono disseminati lungo i fondali marini del litorale del Mar Mediterraneo. Nel presente lavoro verranno censiti e catalogati i marmi antichi rinvenuti nei fondali marini del litorale del Mar Mediterraneo e sarà discussa la localizzazione e le caratteristiche morfologiche delle cave di provenienza situate soprattutto in Grecia, in Asia Minore ed Egitto. Sarà infine esposta l'implementazione di tali dati in un GIS (Geographical Information System).
GIS per la catalogazione dei marmi antichi presenti nel carico delle naves lapidariae
Maurizio Delli Santi
2018
Abstract
Nel periodo imperiale, tra il II e il III secolo d.C., ricchi committenti si rivolgono ad affermate botteghe orientali per commissionare sarcofagi istoriati, sculture e rilievi in marmo di grande pregio. I centri più affermati sono localizzati in Grecia, nell'Attica, e in Asia Minore, ad Afrodisia e ad Efeso, dove esperti artigiani operavano, sotto il controllo di funzionari imperiali, nelle officine ubicate in vicinanza delle cave. Il trasporto era affidato alle naves lapidariae che imbarcavano colonne, capitelli, fregi architettonici, rifiniti, semilavorati o appena sbozzati, da ultimare, nei luoghi dove erano diretti, da maestranze itineranti o da scalpellini locali. Le rotte, che conducono a Roma, ma anche in tutti i porti del Mediterraneo, sono invece documentate dai relitti delle imbarcazioni spinte sul fondo del mare delle tempeste. Relitti il cui carico era costituito in prevalenza da materiale lapideo (naves lapidariae) sono disseminati lungo i fondali marini del litorale del Mar Mediterraneo. Nel presente lavoro verranno censiti e catalogati i marmi antichi rinvenuti nei fondali marini del litorale del Mar Mediterraneo e sarà discussa la localizzazione e le caratteristiche morfologiche delle cave di provenienza situate soprattutto in Grecia, in Asia Minore ed Egitto. Sarà infine esposta l'implementazione di tali dati in un GIS (Geographical Information System).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.