Il presente lavoro è stato realizzato nell'ambito delle attività promosse dall'EuroGeoSurvey Geochemistry Expert Group. L'obiettivo principale è stato quello di caratterizzare dal punto di vista geochimico i suoli e le acque di tutta Europa. A tal fine sono stati raccolti due diverse tipologie di suolo (agricolo e da pascolo) ad una densità media di campionamento di 1 sito ogni 2.500 km2. Entrambi i tipi di suolo sono stati analizzati, con diverse metodologie, per 53 elementi chimici incluso l'arsenico. Relativamente alle acque, 157 campioni di acque di rubinetto e 186 di acque minerali imbottigliate sono stati analizzati dal Servizio Geologico Tedesco. I suoli italiani sono caratterizzati da concentrazioni di arsenico alquanto elevate con un valore mediano intorno agli 8 mg/kg contro i 5,5 mg/kg dei suoli europei. L'intervallo di concentrazione dei suoli italiani va da un minimo di 0,8 mg/kg ad un massimo di 62,2 mg/kg. Le concentrazioni più elevate sono state riscontrate nei suoli del Nord Italia tra Milano e Aosta, ad Ovest di Padova ed in Toscana a Sud-Ovest di Firenze; altri valori elevati sono stati misurati nelle aree vulcaniche del Lazio e della Campania, in Puglia, nel Sud della Sardegna e nella Calabria centrale. In vaste aree della Lombardia, del Lazio, della Liguria e del Piemonte i tenori di fondo naturale sono superiori ai 20 mg/kg che rappresenta la soglia di concentrazione limite per i suoli destinati ad uso residenziale/ricreativo. Il DL 31/2001 sulle acque destinate al consumo umano e il DM 29/12/2003 sulle acque minerali impongono entrambi, relativamente all'arsenico, un limite di 10 ?g/L. Tale limite viene superato nelle acque di rubinetto nella sola città di Viterbo, dove la concentrazione riscontrata è di 27,2 ?g/L. Il valore mediano delle acque di rubinetto analizzate è di 0,25 ?g/L; valori anomali sono stati misurati nelle città di Grosseto (7,3), Catanzaro (7,3), Mantova (5,5), Cremona (5,2), Lecco (4,5), Albano Laziale (4,4), Sondrio (4,4) e Como (4,0). L'analisi delle acque minerali non ha evidenziato superamenti della soglia di 10 ?g/L ma, rispetto al valore mediano di 0,29 ?g/L, alcune presentano valori estremamente anomali: Egeria (8,9), Ferrarelle (6,8), Levissima (6,2), Orvieto (6,0), Acqua di Nepi (5,7), Fonte Fria (5,7), Frisia (5,6), Vaia (5,3), Sant'Anna di Vinadio (5,2), Leggera (4,7), Santagata (4,2). Perlopiù le sorgenti di queste acque si trovano in regioni come Lazio, Lombardia, Campania e Piemonte e le concentrazioni anomale hanno un'origine legata alle caratteristiche geochimiche delle rocce che ospitano gli acquiferi.

Distribuzione dell' arsenico nei suoli agricoli e nelle acque in Italia nell'ambito delle attività dell'EuroGeoSurvey Geochemistry Expert Group

Valera Paolo;
2015

Abstract

Il presente lavoro è stato realizzato nell'ambito delle attività promosse dall'EuroGeoSurvey Geochemistry Expert Group. L'obiettivo principale è stato quello di caratterizzare dal punto di vista geochimico i suoli e le acque di tutta Europa. A tal fine sono stati raccolti due diverse tipologie di suolo (agricolo e da pascolo) ad una densità media di campionamento di 1 sito ogni 2.500 km2. Entrambi i tipi di suolo sono stati analizzati, con diverse metodologie, per 53 elementi chimici incluso l'arsenico. Relativamente alle acque, 157 campioni di acque di rubinetto e 186 di acque minerali imbottigliate sono stati analizzati dal Servizio Geologico Tedesco. I suoli italiani sono caratterizzati da concentrazioni di arsenico alquanto elevate con un valore mediano intorno agli 8 mg/kg contro i 5,5 mg/kg dei suoli europei. L'intervallo di concentrazione dei suoli italiani va da un minimo di 0,8 mg/kg ad un massimo di 62,2 mg/kg. Le concentrazioni più elevate sono state riscontrate nei suoli del Nord Italia tra Milano e Aosta, ad Ovest di Padova ed in Toscana a Sud-Ovest di Firenze; altri valori elevati sono stati misurati nelle aree vulcaniche del Lazio e della Campania, in Puglia, nel Sud della Sardegna e nella Calabria centrale. In vaste aree della Lombardia, del Lazio, della Liguria e del Piemonte i tenori di fondo naturale sono superiori ai 20 mg/kg che rappresenta la soglia di concentrazione limite per i suoli destinati ad uso residenziale/ricreativo. Il DL 31/2001 sulle acque destinate al consumo umano e il DM 29/12/2003 sulle acque minerali impongono entrambi, relativamente all'arsenico, un limite di 10 ?g/L. Tale limite viene superato nelle acque di rubinetto nella sola città di Viterbo, dove la concentrazione riscontrata è di 27,2 ?g/L. Il valore mediano delle acque di rubinetto analizzate è di 0,25 ?g/L; valori anomali sono stati misurati nelle città di Grosseto (7,3), Catanzaro (7,3), Mantova (5,5), Cremona (5,2), Lecco (4,5), Albano Laziale (4,4), Sondrio (4,4) e Como (4,0). L'analisi delle acque minerali non ha evidenziato superamenti della soglia di 10 ?g/L ma, rispetto al valore mediano di 0,29 ?g/L, alcune presentano valori estremamente anomali: Egeria (8,9), Ferrarelle (6,8), Levissima (6,2), Orvieto (6,0), Acqua di Nepi (5,7), Fonte Fria (5,7), Frisia (5,6), Vaia (5,3), Sant'Anna di Vinadio (5,2), Leggera (4,7), Santagata (4,2). Perlopiù le sorgenti di queste acque si trovano in regioni come Lazio, Lombardia, Campania e Piemonte e le concentrazioni anomale hanno un'origine legata alle caratteristiche geochimiche delle rocce che ospitano gli acquiferi.
2015
Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria - IGAG
Suoli
Acque
Caratterizzazione
Europa
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/360569
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