Il contributo parla del reimpiego dei marmi antichi di epoca romana avvenuto dodici secoli dopo, per allestire le tombe degli imperatori svevi nella cattedrale di Palermo. Precisamente le tombe di Federico II di Svevia, di Enrico VI, Costanza d'Altavilla e Ruggero II presenti a Palermo, si presentano tutti in Porfido rosso, un marmo egiziano molto ricercato dagli imperatori, la cui provenienza era sicuramente da monumenti di epoca romana imperiale (I-III secolo d.C.) e successivamente reimpiegati nel XIII secolo.

Il reimpiego nel periodo normanno-svevo: il caso delle tombe di Palermo

Maurizio Delli Santi
2012

Abstract

Il contributo parla del reimpiego dei marmi antichi di epoca romana avvenuto dodici secoli dopo, per allestire le tombe degli imperatori svevi nella cattedrale di Palermo. Precisamente le tombe di Federico II di Svevia, di Enrico VI, Costanza d'Altavilla e Ruggero II presenti a Palermo, si presentano tutti in Porfido rosso, un marmo egiziano molto ricercato dagli imperatori, la cui provenienza era sicuramente da monumenti di epoca romana imperiale (I-III secolo d.C.) e successivamente reimpiegati nel XIII secolo.
2012
Marmi antichi
Federico II
Tombe
Palermo
Normanno-svevo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/362535
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