L'abitare è uno dei concetti che sta alla base dell'esistenza dell'uomo sia in senso antropologico, che sociale, che urbano. L'ampiezza di significato riporta anche al suo valore psicologico, filosofico, economico e si può ancora estendere verso molteplici direzioni, costituendo da sempre campo di interesse per studiosi, amministratori, professionisti. L'abitare contemporaneo è ancora più complesso. Riprendendo la definizione fornita da Secchi «la città contemporanea, alle diverse scale dello spazio fisico, sociale, economico, istituzionale, politico e culturale, appare connotata da un medesimo grado di frammentarietà, esito di razionalità molteplici e legittime, ma spesso semplicemente accostate le une alle altre, percorsa da confini tanto invisibili quanto difficili da valicare. (...) I loro abitanti ci mostrano una città fatta a pezzi che, alle diverse scale, affida la propria organizzazione, la riconoscibilità e leggibilità della propria forma a un variegato insieme di strutture che, in una sorta di sincretismo popolare, fanno riferimento a principi e prototipi diversi». Per restringere il campo di studio, il concetto dell'abitare può essere traslato verso la sua accezione di involucro, di contenitore. Una forma di contenitore è costituita dal luogo, poroso, ma allo stesso tempo resistente e recettore di interazioni complesse non meno denso di significato dell'abitare, ma almeno comparabile e funzionale agli scopi di questo saggio. Negli studi francesi il concetto di luogo è continuamente rimandato a quello di abitare, contenendone le caratteristiche materiali ed immateriali. Iniziando da Augè, per proseguire non cronologicamente con Berque, Le Corbusier, Lefebvre, Perec, Ricoeur si proverà a disegnare - utilizzando parole e definizioni - un mosaico di sensi che si lascerà volutamente aperto, per tracciare le diverse direzioni, a volte derive, più che definire precisi percorsi, attraverso il quale gli studi francesi hanno influito e continuano ad influire su quelli italiani in campo urbano e urbanistico. Nelle sezioni Materiale/immateriale, Intersezioni/condivisioni, Contenitore/contenuto, Misura/descrizione, derive il saggio delineerà una serie di storie parallele che non arriveranno a chiudere il cerchio, ma che cercheranno di proporre ed aprire nuove strade, nuove "specie di spazi" .

Abitare il luogo, il luogo dell'abitare. Le tracce francesi negli studi urbani italiani

Marichela Sepe
2020

Abstract

L'abitare è uno dei concetti che sta alla base dell'esistenza dell'uomo sia in senso antropologico, che sociale, che urbano. L'ampiezza di significato riporta anche al suo valore psicologico, filosofico, economico e si può ancora estendere verso molteplici direzioni, costituendo da sempre campo di interesse per studiosi, amministratori, professionisti. L'abitare contemporaneo è ancora più complesso. Riprendendo la definizione fornita da Secchi «la città contemporanea, alle diverse scale dello spazio fisico, sociale, economico, istituzionale, politico e culturale, appare connotata da un medesimo grado di frammentarietà, esito di razionalità molteplici e legittime, ma spesso semplicemente accostate le une alle altre, percorsa da confini tanto invisibili quanto difficili da valicare. (...) I loro abitanti ci mostrano una città fatta a pezzi che, alle diverse scale, affida la propria organizzazione, la riconoscibilità e leggibilità della propria forma a un variegato insieme di strutture che, in una sorta di sincretismo popolare, fanno riferimento a principi e prototipi diversi». Per restringere il campo di studio, il concetto dell'abitare può essere traslato verso la sua accezione di involucro, di contenitore. Una forma di contenitore è costituita dal luogo, poroso, ma allo stesso tempo resistente e recettore di interazioni complesse non meno denso di significato dell'abitare, ma almeno comparabile e funzionale agli scopi di questo saggio. Negli studi francesi il concetto di luogo è continuamente rimandato a quello di abitare, contenendone le caratteristiche materiali ed immateriali. Iniziando da Augè, per proseguire non cronologicamente con Berque, Le Corbusier, Lefebvre, Perec, Ricoeur si proverà a disegnare - utilizzando parole e definizioni - un mosaico di sensi che si lascerà volutamente aperto, per tracciare le diverse direzioni, a volte derive, più che definire precisi percorsi, attraverso il quale gli studi francesi hanno influito e continuano ad influire su quelli italiani in campo urbano e urbanistico. Nelle sezioni Materiale/immateriale, Intersezioni/condivisioni, Contenitore/contenuto, Misura/descrizione, derive il saggio delineerà una serie di storie parallele che non arriveranno a chiudere il cerchio, ma che cercheranno di proporre ed aprire nuove strade, nuove "specie di spazi" .
2020
Istituto di Studi sul Mediterraneo - ISMed
9788891790859
abitare contemporaneo
luoghi urbani
identità dei luoghi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/362644
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