Il progetto di ricerca internazionale su «La storia dell'informatica archeologica», frutto della collaborazione tra l'Accademia Nazionale dei Lincei e il Consiglio Nazionale delle Ricerche, intende analizzare lo sviluppo di una disciplina recente e in continua evoluzione, che affonda le sue radici negli anni Cinquanta del XX secolo e che coniuga lo studio dell'antichità con le moderne tecnologie informatiche. L'idea è nata in occasione del Convegno internazionale «La nascita dell'informatica archeologica», svoltosi all'Accademia nell'ottobre 2008 (Comitato Ordinatore: Tito Orlandi, Paolo Sommella, Edoardo Vesentini, Paola Moscati), e il progetto ha preso avvio nel 2010. Prestigiosi istituti di ricerca sia nazionali sia esteri sono stati coinvolti e documenti significativi per la storia della disciplina sono stati raccolti presso numerosi archivi, tra cui in particolare il «Fonds Jean-Claude Gardin (1948-1978)», conservato a Nanterre nella Maison Archéologie & Ethnologie, René-Ginouvès. Il Museo virtuale dell'informatica archeologica, realizzato d'intesa con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, costituisce l'aspetto comunicativo del progetto e, attraverso la storia delle applicazioni e dei suoi protagonisti, intende porre in luce le implicazioni teoriche e le ricadute metodologiche che derivano dall'incontro tra scienza e archeologia.
Il Museo virtuale dell'informatica archeologica. Una collaborazione tra l'Accademia Nazionale dei Lincei e il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Atti della Segnatura (Roma, Accademia nazionale dei Lincei, 24 ottobre 2017)
P Moscati;
2019
Abstract
Il progetto di ricerca internazionale su «La storia dell'informatica archeologica», frutto della collaborazione tra l'Accademia Nazionale dei Lincei e il Consiglio Nazionale delle Ricerche, intende analizzare lo sviluppo di una disciplina recente e in continua evoluzione, che affonda le sue radici negli anni Cinquanta del XX secolo e che coniuga lo studio dell'antichità con le moderne tecnologie informatiche. L'idea è nata in occasione del Convegno internazionale «La nascita dell'informatica archeologica», svoltosi all'Accademia nell'ottobre 2008 (Comitato Ordinatore: Tito Orlandi, Paolo Sommella, Edoardo Vesentini, Paola Moscati), e il progetto ha preso avvio nel 2010. Prestigiosi istituti di ricerca sia nazionali sia esteri sono stati coinvolti e documenti significativi per la storia della disciplina sono stati raccolti presso numerosi archivi, tra cui in particolare il «Fonds Jean-Claude Gardin (1948-1978)», conservato a Nanterre nella Maison Archéologie & Ethnologie, René-Ginouvès. Il Museo virtuale dell'informatica archeologica, realizzato d'intesa con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, costituisce l'aspetto comunicativo del progetto e, attraverso la storia delle applicazioni e dei suoi protagonisti, intende porre in luce le implicazioni teoriche e le ricadute metodologiche che derivano dall'incontro tra scienza e archeologia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.