Per capire le dinamiche dell'economia empolese è opportuno dismettere la tendenza, più volte perseguita, di leggerla puntando l'attenzione di volta in volta sul "settore dominante", come del resto ci invitano a fare i dati sugli addetti dei censimenti industriali. La vicenda economica manifatturiera empolese appare insomma refrattaria a una definizione stabile e univoca. Se è vero che in senso etimologico "definire" significa porre dei confini, delimitare, mettere un termine alle possibili variabili di mutamento, in modo da poter ricondurre la variabilità fenomenica a schemi intellegibili e "governabili", siamo qui in presenza di una realtà restia a farsi ingabbiare una volta per tutte in un singolo modello di riferimento: essa si presenta piuttosto come «un modello di sviluppo industriale dai caratteri [...] marcatamente polisettoriali», un «sistema distrettuale disarticolato» o ancora un «distretto [...] mai monoculturale», per quanto (sia detto per inciso) il rimando a un distretto idealtipico, dalle caratteristiche omogenee e monocorde non corrisponda alla formulazione di quel concetto da parte dei suoi primi studiosi.

Dall'impresa diffusa alla deindustrializzazione

Stefano Gallo
2019-01-01

Abstract

Per capire le dinamiche dell'economia empolese è opportuno dismettere la tendenza, più volte perseguita, di leggerla puntando l'attenzione di volta in volta sul "settore dominante", come del resto ci invitano a fare i dati sugli addetti dei censimenti industriali. La vicenda economica manifatturiera empolese appare insomma refrattaria a una definizione stabile e univoca. Se è vero che in senso etimologico "definire" significa porre dei confini, delimitare, mettere un termine alle possibili variabili di mutamento, in modo da poter ricondurre la variabilità fenomenica a schemi intellegibili e "governabili", siamo qui in presenza di una realtà restia a farsi ingabbiare una volta per tutte in un singolo modello di riferimento: essa si presenta piuttosto come «un modello di sviluppo industriale dai caratteri [...] marcatamente polisettoriali», un «sistema distrettuale disarticolato» o ancora un «distretto [...] mai monoculturale», per quanto (sia detto per inciso) il rimando a un distretto idealtipico, dalle caratteristiche omogenee e monocorde non corrisponda alla formulazione di quel concetto da parte dei suoi primi studiosi.
2019
Istituto di Studi sul Mediterraneo - ISMed
9788893593038
Empoli
distretti
storia del lavoro
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/363508
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