La viticultura rappresenta un settore trainante nell'economia agroindustriale nazionale e la gestione delle malattie fungine in vigneto (peronospora e oidio in primis) ha un costo notevole, sia dal punto di vista economico che ambientale. Gli agrofarmaci utilizzati in viticoltura sono numerosi così come il numero di trattamenti applicati ogni stagione. Tuttavia, molti dei composti utilizzati sono sostanze che possono presentare dei rischi per l'uomo e per l'ambiente. Nel presente lavoro è stato indagato, mediante approcci multidisciplinari, l'effetto dell'applicazione di composti non convenzionali per il contenimento dell'oidio. Composti a base di laminarina e di fosfonato di potassio sono stati confrontati con l'acibenzolar-S-metile, un induttore di resistenza convenzionale. Per valutare l'impatto dei composti applicati, sono stati adottati approcci molecolari (analisi del viroma e della comunità fungina in foglia), biochimici (quantificazione degli stilbeni e delle cere cuticolari fogliari) e microbiologici (Biolog EcoplatesTM per definire il profilo fisiologico della comunità batterica in foglia). Dei composti applicati, il trattamento con Bion e la Laminarina sono risultati i più efficaci nel contenimento dell'oidio. L'analisi della comunità fungina e della fisiologia funzionale batterica non mostra differenze significative all'interno della stessa varietà, di conseguenza i composti applicati non impattano negativamente le comunità dei microorganismi residenti. Le indagini sulla comunità fungina condotte mediante sequenziamento evidenziano una netta riduzione della quantità di Erysiphe in 'Moscato' (a conferma dei risultati sull'incidenza della malattia) ed in generale una maggiore biodiversità microbica rispetto al 'Nebbiolo'. Questo studio si inserisce in un contesto di mutamenti climatici e nella necessità, in viticultura, di studiare nuovi interventi di lotta sostenibile contro l'oidio che siano a basso impatto per l'ambiente, per la pianta in sé e per i microorganismi ad essa associati, utili per la corretta funzionalità fisiologica e biochimica della vite.

Composti non convenzionali per la lotta all'oidio in vite: analisi degli effetti sul fillobioma e sulle risposte endogene di difesa

Nerva L;Pagliarani C;Gambino G;Chitarra W
2019

Abstract

La viticultura rappresenta un settore trainante nell'economia agroindustriale nazionale e la gestione delle malattie fungine in vigneto (peronospora e oidio in primis) ha un costo notevole, sia dal punto di vista economico che ambientale. Gli agrofarmaci utilizzati in viticoltura sono numerosi così come il numero di trattamenti applicati ogni stagione. Tuttavia, molti dei composti utilizzati sono sostanze che possono presentare dei rischi per l'uomo e per l'ambiente. Nel presente lavoro è stato indagato, mediante approcci multidisciplinari, l'effetto dell'applicazione di composti non convenzionali per il contenimento dell'oidio. Composti a base di laminarina e di fosfonato di potassio sono stati confrontati con l'acibenzolar-S-metile, un induttore di resistenza convenzionale. Per valutare l'impatto dei composti applicati, sono stati adottati approcci molecolari (analisi del viroma e della comunità fungina in foglia), biochimici (quantificazione degli stilbeni e delle cere cuticolari fogliari) e microbiologici (Biolog EcoplatesTM per definire il profilo fisiologico della comunità batterica in foglia). Dei composti applicati, il trattamento con Bion e la Laminarina sono risultati i più efficaci nel contenimento dell'oidio. L'analisi della comunità fungina e della fisiologia funzionale batterica non mostra differenze significative all'interno della stessa varietà, di conseguenza i composti applicati non impattano negativamente le comunità dei microorganismi residenti. Le indagini sulla comunità fungina condotte mediante sequenziamento evidenziano una netta riduzione della quantità di Erysiphe in 'Moscato' (a conferma dei risultati sull'incidenza della malattia) ed in generale una maggiore biodiversità microbica rispetto al 'Nebbiolo'. Questo studio si inserisce in un contesto di mutamenti climatici e nella necessità, in viticultura, di studiare nuovi interventi di lotta sostenibile contro l'oidio che siano a basso impatto per l'ambiente, per la pianta in sé e per i microorganismi ad essa associati, utili per la corretta funzionalità fisiologica e biochimica della vite.
2019
Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante - IPSP
Fillobioma
vite
composti antifungini
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/364090
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