In Italy, the political and cultural debate seems to be characterised by binary oppositions - open/closed, global/territorial, legal/illegal immigrant, foreigner/native, North/ South. In our country, the issues of migration and the relationship with foreigners are greatly discussed. Naturally, Africa is such an important part of this discourse. The African continent is currently facing a variety of challenges, but the public debate focuses mainly on its migration fluxes to the North of the World. However, sixty years ago, some Italian politicians and intellectuals, such as Giorgio La Pira and the writer Ignazio Silone, contributed to build a brighter future for Africa. In the spring of 1959, our country hosted in Rome the 2nd Congress of Black Writers and Artists. Rome temporarily became an important centre for the process of decolonisation. During the meeting, they discussed the difficult process of decolonisation and future guidelines for the African continent.Sixty years later, this article analyses these demands and how they are depicted in three key novels in contemporary African literature. In 1968, the Montreal University Press printed The sun of independence by the Ivorian writer Ahmadou Kourouma; in 1979, the French Seuil published Life and a Half by the Congolese writer Sony Labou Tansi; and in 2001, le Serpent à plumes, an innovative French publishing house, printed Dog Days: An Animal Chronicle by the Cameroonian Patrice Nganang. Their very different voices and their international circulation represent a paradigmatic emblem of postcolonial African cultures.

Il dibattito politico e culturale in Italia sembra essere caratterizzato da opposizioni binarie - aperto/chiuso, globale/territoriale, immigrazione legale/immigrazione illegale, straniero/italiano, Nord/Sud. Nel nostro paese l'immigrazione e la relazione con gli stranieri costituiscono un tema caldo. Naturalmente, l'Africa è una parte importante di questo discorso. Il continente africano sta affrontando una serie di sfide, ma il dibattito pubblico è polarizzato sul suo movimento migratorio verso il Nord. Invece, nel 1959, alcuni politici e intellettuali italiani, come ad esempio Giorgio La Pira e Ignazio Silone, contribuirono alla costruzione di un discorso per l'Africa rivolto al futuro. Roma ospitò il Secondo Congresso degli Scrittore e Artisti neri e si pose al centro del processo di decolonizzazione che stava per iniziare. Durante l'incontro, furono infatti discusse sia le difficoltà di tale processo sia le linee guida per la nuova stagione del continente Africano.Sessant'anni dopo, questo articolo prende in esame quelle istanze come sono rappresentate in tre romanzi chiave della letteratura Africana contemporanea, tanto da costituire una sorta di paradigma delle culture africane postcoloniali per la peculiarità delle loro voci e per la loro diffusione internazionale: "Les soleils des indépendances" (1968) dello scrittore costavoriano Ahmadou Kourouma, "La vie et demie" (1979) del congolese Sony Labou Tansi e "Temps de chien: chronique animale" (2001) del camerunese Patrice Nganang.

Alle origini dell'emigrazione africana: la letteratura francofona racconta il mancato superamento del colonialismo

Antonella Emina
2019

Abstract

In Italy, the political and cultural debate seems to be characterised by binary oppositions - open/closed, global/territorial, legal/illegal immigrant, foreigner/native, North/ South. In our country, the issues of migration and the relationship with foreigners are greatly discussed. Naturally, Africa is such an important part of this discourse. The African continent is currently facing a variety of challenges, but the public debate focuses mainly on its migration fluxes to the North of the World. However, sixty years ago, some Italian politicians and intellectuals, such as Giorgio La Pira and the writer Ignazio Silone, contributed to build a brighter future for Africa. In the spring of 1959, our country hosted in Rome the 2nd Congress of Black Writers and Artists. Rome temporarily became an important centre for the process of decolonisation. During the meeting, they discussed the difficult process of decolonisation and future guidelines for the African continent.Sixty years later, this article analyses these demands and how they are depicted in three key novels in contemporary African literature. In 1968, the Montreal University Press printed The sun of independence by the Ivorian writer Ahmadou Kourouma; in 1979, the French Seuil published Life and a Half by the Congolese writer Sony Labou Tansi; and in 2001, le Serpent à plumes, an innovative French publishing house, printed Dog Days: An Animal Chronicle by the Cameroonian Patrice Nganang. Their very different voices and their international circulation represent a paradigmatic emblem of postcolonial African cultures.
2019
Istituto di Ricerca sulla Crescita Economica Sostenibile - IRCrES
Il dibattito politico e culturale in Italia sembra essere caratterizzato da opposizioni binarie - aperto/chiuso, globale/territoriale, immigrazione legale/immigrazione illegale, straniero/italiano, Nord/Sud. Nel nostro paese l'immigrazione e la relazione con gli stranieri costituiscono un tema caldo. Naturalmente, l'Africa è una parte importante di questo discorso. Il continente africano sta affrontando una serie di sfide, ma il dibattito pubblico è polarizzato sul suo movimento migratorio verso il Nord. Invece, nel 1959, alcuni politici e intellettuali italiani, come ad esempio Giorgio La Pira e Ignazio Silone, contribuirono alla costruzione di un discorso per l'Africa rivolto al futuro. Roma ospitò il Secondo Congresso degli Scrittore e Artisti neri e si pose al centro del processo di decolonizzazione che stava per iniziare. Durante l'incontro, furono infatti discusse sia le difficoltà di tale processo sia le linee guida per la nuova stagione del continente Africano.Sessant'anni dopo, questo articolo prende in esame quelle istanze come sono rappresentate in tre romanzi chiave della letteratura Africana contemporanea, tanto da costituire una sorta di paradigma delle culture africane postcoloniali per la peculiarità delle loro voci e per la loro diffusione internazionale: "Les soleils des indépendances" (1968) dello scrittore costavoriano Ahmadou Kourouma, "La vie et demie" (1979) del congolese Sony Labou Tansi e "Temps de chien: chronique animale" (2001) del camerunese Patrice Nganang.
Sony Labou Tansi
Patrick Nganang
African novel
Ahmadou Kourouma
Second Congress of Negro Writers and Artists (Rome 1959)
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/364974
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