Andrea Pozzo's 1685 canvas painting meant to evoke the presence of a cupola inside the Church Sant'Ignazio di Loyola is one example of the high level achieved in those years in the field of illusory representation. The basic elements of perspective had by now been defined and obtained their purpose in pictorial practice, where still the perceptional aspect was central and on the basis of which the rules of geometric construction, when deemed necessary, were suspended. The ongoing studies on the perspective drawing of the faux dome, presented here, had as their first objective: investigate the relationship between the sketch attributed to Pozzo, the drawing published in his treatise Perspectiva pictorum et architectorum and the canvas; conduct an analysis of the decorative scanning of the intrados of the faux dome; identify the placement of the fundamental elements of the painted perspective (the position of the projection plane, the height of the point of view and its distance from the plane); reconstruct, with an acceptable approximation, the vertical section that generated the volumes.

La tela che Andrea Pozzo dipinge nel 1685 per evocare la presenza di una cupola, all'interno della chiesa di Sant'Ignazio di Loyola, è uno degli esempi dell'alto livello raggiunto in quegli anni nel campo della rappresentazione illusoria. Gli elementi fondamentali della prospettiva erano stati oramai definiti e acquisito il loro uso nella pratica pittorica, dove tuttavia rimaneva sempre centrale l'aspetto percettivo, in base al quale si derogava, quando ritenuto necessario, alle regole della costruzione geometrica. Gli studi in corso sul disegno prospettico della finta cupola di Andrea Pozzo hanno avuto come primo obiettivo quello di indagare le relazioni - sia inerenti la costruzione geometrica sia le soluzioni architettoniche rappresentate - tra il bozzetto attribuito a Pozzo, il disegno pubblicato nel suo trattato e la tela; condurre una analisi della scansione decorativa dell'intradosso della cupola; individuare la posizione degli elementi fonda- mentali della prospettiva dipinta (la posizione del piano di quadro, l'altezza del punto di vista e la sua distanza dal quadro); ricostruire, con accettabile approssimazione, la sezione verticale che ne ha generato la volumetria. A questo scopo, il rilievo con laser scanner condotto all'interno della chiesa di Sant'Ignazio è stato integrato da una acquisizione fotografica ad alta risoluzione del dipinto, in modo da predisporre una sezione trasversale dell'intero volume in cui collocare gli elementi geometrici utili al procedimento di restituzione prospettica.

The faux dome in Sant'Ignazio di Loyola in Rome. An ongoing research

Camassa Antonio
2017

Abstract

Andrea Pozzo's 1685 canvas painting meant to evoke the presence of a cupola inside the Church Sant'Ignazio di Loyola is one example of the high level achieved in those years in the field of illusory representation. The basic elements of perspective had by now been defined and obtained their purpose in pictorial practice, where still the perceptional aspect was central and on the basis of which the rules of geometric construction, when deemed necessary, were suspended. The ongoing studies on the perspective drawing of the faux dome, presented here, had as their first objective: investigate the relationship between the sketch attributed to Pozzo, the drawing published in his treatise Perspectiva pictorum et architectorum and the canvas; conduct an analysis of the decorative scanning of the intrados of the faux dome; identify the placement of the fundamental elements of the painted perspective (the position of the projection plane, the height of the point of view and its distance from the plane); reconstruct, with an acceptable approximation, the vertical section that generated the volumes.
2017
Istituto di iNgegneria del Mare - INM (ex INSEAN)
La tela che Andrea Pozzo dipinge nel 1685 per evocare la presenza di una cupola, all'interno della chiesa di Sant'Ignazio di Loyola, è uno degli esempi dell'alto livello raggiunto in quegli anni nel campo della rappresentazione illusoria. Gli elementi fondamentali della prospettiva erano stati oramai definiti e acquisito il loro uso nella pratica pittorica, dove tuttavia rimaneva sempre centrale l'aspetto percettivo, in base al quale si derogava, quando ritenuto necessario, alle regole della costruzione geometrica. Gli studi in corso sul disegno prospettico della finta cupola di Andrea Pozzo hanno avuto come primo obiettivo quello di indagare le relazioni - sia inerenti la costruzione geometrica sia le soluzioni architettoniche rappresentate - tra il bozzetto attribuito a Pozzo, il disegno pubblicato nel suo trattato e la tela; condurre una analisi della scansione decorativa dell'intradosso della cupola; individuare la posizione degli elementi fonda- mentali della prospettiva dipinta (la posizione del piano di quadro, l'altezza del punto di vista e la sua distanza dal quadro); ricostruire, con accettabile approssimazione, la sezione verticale che ne ha generato la volumetria. A questo scopo, il rilievo con laser scanner condotto all'interno della chiesa di Sant'Ignazio è stato integrato da una acquisizione fotografica ad alta risoluzione del dipinto, in modo da predisporre una sezione trasversale dell'intero volume in cui collocare gli elementi geometrici utili al procedimento di restituzione prospettica.
Andrea Pozzo
finta cupola
chiesa sant'Ignazio
quadraturismo
illusione prospettica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/368295
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