In aree soggette a processi di marginalizzazione, la valorizzazione di patrimoni dismessi o sottoutilizzati può supportare strategie di ri-costruzione dell'identità territoriale e di rigenerazione place-based per attivare nuove dinamiche di sviluppo basate su improvement territoriale e empowerment di comunità. Il contributo presenta il framework metodologico per un processo collaborativo di interpretazione e rappresentazione del paesaggio culturale in un'area interna della Regione Campania finalizzato alla patrimonializzazione. Tale lavoro si colloca nell'ambito del dibattito scientifico relativo alla definizione di modelli di governance diretti alle comunità locali di paesaggi culturali marginalizzati, per la valorizzazione del capitale territoriale, ovvero culturale, sociale ed economico, materiale e immateriale. Campo di indagine è rappresentato dai paesaggi culturali "marginali" per i quali la Strategia Nazionale per le Aree Interne (Politica di Coesione 2014-2020) indica tra gli obiettivi generali «[...] promuovere la diversità naturale, culturale, del paesaggio» ed «[...] il riutilizzo del capitale territoriale non utilizzato tra gli obiettivi intermedi» per la rigenerazione delle aree interne. A tale scopo, è stata selezionata l'area interna pilota Alta Irpinia, per la quale il preliminare di Strategia riconosce il potenziale della storica linea ferroviaria Avellino-Rocchetta Sant'Antonio, sospesa nel 2010, come driver per la valorizzazione ai fini turistici nell'ambito di una strategia più ampia di rigenerazione locale. Infatti, la ferrovia storica lambisce le principali risorse del territorio quali, ad esempio, l'oasi WWF di Conza della Campania, il Parco Regionale dei Monti Picentini, in cui ricadono zone SIC, l'area archeologica di Mefite con un lago di origine sulfurea. Tale linea ha rappresentato un'infrastruttura strategica di collegamento tra Campania, Basilicata e Puglia. Inoltre, a caratterizzare il caso concorrono il riconoscimento di bene di interesse culturale della linea storica, l'eccellenza dei paesaggi attraversati e i risultati finora raggiunti da un gruppo di attivisti locali. Le iniziative intraprese a partire dal 2009 dall'associazione In_loco_motivi, nata dall'aggregazione di associazioni già attive sul territorio, dimostrano la consapevolezza della comunità del valore di memoria storica di questa linea ferroviaria e delle sue potenzialità per l'attivazione di processi di improvement territoriale per l'intero territorio irpino. Le esperienze bottom up già promosse dall'associazione insieme ai cittadini evidenziano capacità di auto-organizzazione e promozione del territorio irpino, grazie all'ausilio del treno che diventa "veicolo narrativo" del paesaggio (Treno irpino del Paesaggio) e punto di partenza per il riscatto di un territorio marginalizzato. Facendo perno sull'attuale livello di interesse e entusiasmo che anima il dibattito e le iniziative locali, il gruppo di ricerca presenta il protocollo di ricerca-azione teso a costruire una action arena per il territorio irpino per la quale già si stanno coinvolgendo gli attori istituzionali, università, professionisti, associazioni locali, imprenditori e cittadini. Tale protocollo si fonda sulla centralità del valore attribuito al patrimonio culturale, sulla necessità di mediare i conflitti in essere tra gli attori coinvolti e, infine, di rendere la comunità partecipe e competente nelle scelte per il territorio irpino. L'intento è quello di stimolare e poi stabilire un laboratorio per l'area attraverso cui costruire narrazioni condivise del paesaggio irpino sperimentando paradigmi rappresentativi consolidati e innovativi, e definire linee guida per una strategia di valorizzazione territoriale place-based e condivisa.
Il Treno Irpino del Paesaggio, veicolo di narrazione e valorizzazione di comunità e territorio
Stefania Oppido;Stefania Ragozino;Donatella Icolari
2018
Abstract
In aree soggette a processi di marginalizzazione, la valorizzazione di patrimoni dismessi o sottoutilizzati può supportare strategie di ri-costruzione dell'identità territoriale e di rigenerazione place-based per attivare nuove dinamiche di sviluppo basate su improvement territoriale e empowerment di comunità. Il contributo presenta il framework metodologico per un processo collaborativo di interpretazione e rappresentazione del paesaggio culturale in un'area interna della Regione Campania finalizzato alla patrimonializzazione. Tale lavoro si colloca nell'ambito del dibattito scientifico relativo alla definizione di modelli di governance diretti alle comunità locali di paesaggi culturali marginalizzati, per la valorizzazione del capitale territoriale, ovvero culturale, sociale ed economico, materiale e immateriale. Campo di indagine è rappresentato dai paesaggi culturali "marginali" per i quali la Strategia Nazionale per le Aree Interne (Politica di Coesione 2014-2020) indica tra gli obiettivi generali «[...] promuovere la diversità naturale, culturale, del paesaggio» ed «[...] il riutilizzo del capitale territoriale non utilizzato tra gli obiettivi intermedi» per la rigenerazione delle aree interne. A tale scopo, è stata selezionata l'area interna pilota Alta Irpinia, per la quale il preliminare di Strategia riconosce il potenziale della storica linea ferroviaria Avellino-Rocchetta Sant'Antonio, sospesa nel 2010, come driver per la valorizzazione ai fini turistici nell'ambito di una strategia più ampia di rigenerazione locale. Infatti, la ferrovia storica lambisce le principali risorse del territorio quali, ad esempio, l'oasi WWF di Conza della Campania, il Parco Regionale dei Monti Picentini, in cui ricadono zone SIC, l'area archeologica di Mefite con un lago di origine sulfurea. Tale linea ha rappresentato un'infrastruttura strategica di collegamento tra Campania, Basilicata e Puglia. Inoltre, a caratterizzare il caso concorrono il riconoscimento di bene di interesse culturale della linea storica, l'eccellenza dei paesaggi attraversati e i risultati finora raggiunti da un gruppo di attivisti locali. Le iniziative intraprese a partire dal 2009 dall'associazione In_loco_motivi, nata dall'aggregazione di associazioni già attive sul territorio, dimostrano la consapevolezza della comunità del valore di memoria storica di questa linea ferroviaria e delle sue potenzialità per l'attivazione di processi di improvement territoriale per l'intero territorio irpino. Le esperienze bottom up già promosse dall'associazione insieme ai cittadini evidenziano capacità di auto-organizzazione e promozione del territorio irpino, grazie all'ausilio del treno che diventa "veicolo narrativo" del paesaggio (Treno irpino del Paesaggio) e punto di partenza per il riscatto di un territorio marginalizzato. Facendo perno sull'attuale livello di interesse e entusiasmo che anima il dibattito e le iniziative locali, il gruppo di ricerca presenta il protocollo di ricerca-azione teso a costruire una action arena per il territorio irpino per la quale già si stanno coinvolgendo gli attori istituzionali, università, professionisti, associazioni locali, imprenditori e cittadini. Tale protocollo si fonda sulla centralità del valore attribuito al patrimonio culturale, sulla necessità di mediare i conflitti in essere tra gli attori coinvolti e, infine, di rendere la comunità partecipe e competente nelle scelte per il territorio irpino. L'intento è quello di stimolare e poi stabilire un laboratorio per l'area attraverso cui costruire narrazioni condivise del paesaggio irpino sperimentando paradigmi rappresentativi consolidati e innovativi, e definire linee guida per una strategia di valorizzazione territoriale place-based e condivisa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.