Gli studi relativi alle procedure metodologiche per la valutazione delle instabilità costiere nel secondo semestre 2019 sono continuati sull'analisi dei processi in corso. L'ultimo scorcio del 2019 è stato caratterizzato da ulteriori crolli lungo la costa salentina del Comune di Melendugno. Dall'osservazione del fenomeno si può notare come l'instabilità si è verificata a seguito di forti mareggiate, che allo stato attuale dello studio, sembra rappresentare il principale fattore di innesco dei crolli. Quindi, come già evidenziato nei precedenti reports il moto ondoso costituisce la più importante causa di dissesto delle pareti rocciose. Le variabili coinvolte sono diverse e comprendono: a) l'altezza d'onda; b) come l'energia delle onde viene modificata dal fondale prima di raggiungere la costa; c) la dissipazione dell'energia d'onda infranta in prossimità della riva; d) la pressione dinamica delle onde alla base della scogliera; e) l'energia cinetica è dipendente dalla massa d'acqua, dalla sua velocità e dalla durata nel tempo. Tutto ciò produce forti vibrazioni nelle pareti calcarenitiche già indebolite dall'erosione subaerea.

Report Semestrale del WP8- Definizioni di Procedure Metodologiche per l'analisi dell'instabilità costiera

Pagliarulo Rosa
2020

Abstract

Gli studi relativi alle procedure metodologiche per la valutazione delle instabilità costiere nel secondo semestre 2019 sono continuati sull'analisi dei processi in corso. L'ultimo scorcio del 2019 è stato caratterizzato da ulteriori crolli lungo la costa salentina del Comune di Melendugno. Dall'osservazione del fenomeno si può notare come l'instabilità si è verificata a seguito di forti mareggiate, che allo stato attuale dello studio, sembra rappresentare il principale fattore di innesco dei crolli. Quindi, come già evidenziato nei precedenti reports il moto ondoso costituisce la più importante causa di dissesto delle pareti rocciose. Le variabili coinvolte sono diverse e comprendono: a) l'altezza d'onda; b) come l'energia delle onde viene modificata dal fondale prima di raggiungere la costa; c) la dissipazione dell'energia d'onda infranta in prossimità della riva; d) la pressione dinamica delle onde alla base della scogliera; e) l'energia cinetica è dipendente dalla massa d'acqua, dalla sua velocità e dalla durata nel tempo. Tutto ciò produce forti vibrazioni nelle pareti calcarenitiche già indebolite dall'erosione subaerea.
2020
Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica - IRPI
Rapporto intermedio di progetto
Instabilità
Falesie
Microtremori
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/370502
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