Il delicato equilibrio fra salvaguardia dei beni ambientali e fruizione turistica è un problema ben evidente nelle aree costiere, in particolare in quelle protette. Se da una parte i beni ambientali sono un'attrattiva per lo sviluppo del turismo, dall'altra un'eccessiva fruizione turistica può generare impatti negativi che possono compromettere l'ecosistema. È evidente che per consentire la presenza dei visitatori, vengono realizzate infrastrutture di accoglienza e opere di sicurezza che possono indurre variazioni sull'ambiente naturale (morfologia e sistemi biologici presenti) e sul paesaggio. Inoltre i turisti con scarso rispetto verso l'ambiente sono, in particolare per un'area protetta, un potenziale "veicolo di inquinamento", difficile da controllare, che si espande su tutto il territorio. Pertanto il carico antropico che deriva dalla frequentazione turistica va limitato e reso compatibile con le funzioni di corretta gestione di una area protetta, in quanto un eccessivo impatto antropico può danneggiare il bene ambientale. La consapevolezza che uno sviluppo turistico poco attento alla tutela ambientale, possa compromettere il patrimonio naturale e culturale e generare conflitti socio-culturali ed economici alle comunità interessate, ha spinto vari ricercatori ad elaborare teorie e strumenti in grado di determinare una corretta sostenibilità della fruizione turistica dell'ambiente. Nel lavoro viene illustrata l'applicazione di un modello per il calcolo della CCT (Bottero et al., 2009) per il Parco Nazionale dell'Asinara (isola in prossimità delle coste nord-occidentali della Sardegna), con finalità economiche imponendo forti vincoli per evitare effetti negativi sull'ambiente fisico, culturale e sociale. Il Parco, istituito nel 1997, ha registrato negli ultimi anni una domanda turistica in continua crescita; ciò ha reso necessario per l'Ente Gestore analizzare la tipologia dei visitatori, le modalità e gli scopi della fruizione, nell'ottica di una sempre più attenta sostenibilità della gestione dei flussi turistici.

Ambienti costieri protetti e pressione antropica

Matteo De Vincenzi
2016

Abstract

Il delicato equilibrio fra salvaguardia dei beni ambientali e fruizione turistica è un problema ben evidente nelle aree costiere, in particolare in quelle protette. Se da una parte i beni ambientali sono un'attrattiva per lo sviluppo del turismo, dall'altra un'eccessiva fruizione turistica può generare impatti negativi che possono compromettere l'ecosistema. È evidente che per consentire la presenza dei visitatori, vengono realizzate infrastrutture di accoglienza e opere di sicurezza che possono indurre variazioni sull'ambiente naturale (morfologia e sistemi biologici presenti) e sul paesaggio. Inoltre i turisti con scarso rispetto verso l'ambiente sono, in particolare per un'area protetta, un potenziale "veicolo di inquinamento", difficile da controllare, che si espande su tutto il territorio. Pertanto il carico antropico che deriva dalla frequentazione turistica va limitato e reso compatibile con le funzioni di corretta gestione di una area protetta, in quanto un eccessivo impatto antropico può danneggiare il bene ambientale. La consapevolezza che uno sviluppo turistico poco attento alla tutela ambientale, possa compromettere il patrimonio naturale e culturale e generare conflitti socio-culturali ed economici alle comunità interessate, ha spinto vari ricercatori ad elaborare teorie e strumenti in grado di determinare una corretta sostenibilità della fruizione turistica dell'ambiente. Nel lavoro viene illustrata l'applicazione di un modello per il calcolo della CCT (Bottero et al., 2009) per il Parco Nazionale dell'Asinara (isola in prossimità delle coste nord-occidentali della Sardegna), con finalità economiche imponendo forti vincoli per evitare effetti negativi sull'ambiente fisico, culturale e sociale. Il Parco, istituito nel 1997, ha registrato negli ultimi anni una domanda turistica in continua crescita; ciò ha reso necessario per l'Ente Gestore analizzare la tipologia dei visitatori, le modalità e gli scopi della fruizione, nell'ottica di una sempre più attenta sostenibilità della gestione dei flussi turistici.
2016
Istituto di Biometeorologia - IBIMET - Sede Firenze
9788895597324
Capacità di Carico Turistica
Parchi
Coste
Monitoraggio
Pressione antropica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/373375
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