Industria 4.0 investe grazie all'integrazione di tecnologie abilitanti anche l'ambito dei BC. La manutenzione del patrimonio costruito attraverso la programmazione di controlli operati da esperti è oggi ormai impraticabile da parte di soggetti pubblici, anche privati, a causa della mancanza di risorse. La diagnostica consente di valutare lo stato di conservazione e identificare le cause di degrado in relazione alle sorgenti (problema di conservazione). Il monitoraggio delle criticità e della progressione del degrado permette di valutare l'effettivo rischio per la conservazione (valutazione del rischio). La progressione del degrado contro i parametri monitorati può essere matematicamente modellata consentendo la descrizione dei fenomeni osservati. Simulare la progressione del degrado, permette di predire quello che sarà lo stato di conservazione di un manufatto conservato in ipotetiche condizioni ambientali. Questo permette la definizione di soglie di "allarme" e il loro raggiungimento determina la tipologia di intervento: semplice sopralluogo di verifica, intervento di manutenzione o intervento di restauro (manutenzione predittiva). L'obiettivo è perseguibile seguendo i seguenti passi. (1) L'integrazione di sensori (studiati ad-hoc o adattati allo scopo) con i materiali in corrispondenza delle criticità garantisce un controllo selettivo, paritetico all'ispezione da parte di esperti, con il vantaggio di ottenere un controllo continuo a costi inferiori. (2) Il monitoraggio selettivo incrementa la qualità e tempestività dell'intervento. (3) Le informazioni raccolte (metadati) contestualizzate/integrate con altri documenti saranno sistematizzate in una piattaforma web-based, che faciliterà la gestione agli addetti ai lavori oltre a facilitare la diffusione e valorizzazione dei risultati. In essa saranno integrati i modelli matematici di previsione del degrado, alcuni già noti in letteratura altri studiati e adattati ai contesti che saranno incontrati. Nell'ambito del progetto saranno individuati idonei casi di studio, sia per la parte lapidea che lignea, sui quali sarà collaudato il "sistema" proposto. Il progetto permetterà l'efficientamento dell'attuale "sistema di manutenzione", perché più flessibile e adattabile (scalabile sulla dimensione e complessità del soggetto), maggiore qualità dell'informazione acquisita (controllo specifico e continuo) e più produttivo (interventi tempestivi e mirati, non in emergenza, quindi minori costi).

SMART MONITORING OF CULTURAL HERITAGE. La manutenzione predittiva di materiali dell'architettura mediante tecnologie abilitanti integrate

Riminesi C;Pizzo B;Salvadori B;Cantisani E;Brunetti M;Nocetti M;Macchioni N;
2018

Abstract

Industria 4.0 investe grazie all'integrazione di tecnologie abilitanti anche l'ambito dei BC. La manutenzione del patrimonio costruito attraverso la programmazione di controlli operati da esperti è oggi ormai impraticabile da parte di soggetti pubblici, anche privati, a causa della mancanza di risorse. La diagnostica consente di valutare lo stato di conservazione e identificare le cause di degrado in relazione alle sorgenti (problema di conservazione). Il monitoraggio delle criticità e della progressione del degrado permette di valutare l'effettivo rischio per la conservazione (valutazione del rischio). La progressione del degrado contro i parametri monitorati può essere matematicamente modellata consentendo la descrizione dei fenomeni osservati. Simulare la progressione del degrado, permette di predire quello che sarà lo stato di conservazione di un manufatto conservato in ipotetiche condizioni ambientali. Questo permette la definizione di soglie di "allarme" e il loro raggiungimento determina la tipologia di intervento: semplice sopralluogo di verifica, intervento di manutenzione o intervento di restauro (manutenzione predittiva). L'obiettivo è perseguibile seguendo i seguenti passi. (1) L'integrazione di sensori (studiati ad-hoc o adattati allo scopo) con i materiali in corrispondenza delle criticità garantisce un controllo selettivo, paritetico all'ispezione da parte di esperti, con il vantaggio di ottenere un controllo continuo a costi inferiori. (2) Il monitoraggio selettivo incrementa la qualità e tempestività dell'intervento. (3) Le informazioni raccolte (metadati) contestualizzate/integrate con altri documenti saranno sistematizzate in una piattaforma web-based, che faciliterà la gestione agli addetti ai lavori oltre a facilitare la diffusione e valorizzazione dei risultati. In essa saranno integrati i modelli matematici di previsione del degrado, alcuni già noti in letteratura altri studiati e adattati ai contesti che saranno incontrati. Nell'ambito del progetto saranno individuati idonei casi di studio, sia per la parte lapidea che lignea, sui quali sarà collaudato il "sistema" proposto. Il progetto permetterà l'efficientamento dell'attuale "sistema di manutenzione", perché più flessibile e adattabile (scalabile sulla dimensione e complessità del soggetto), maggiore qualità dell'informazione acquisita (controllo specifico e continuo) e più produttivo (interventi tempestivi e mirati, non in emergenza, quindi minori costi).
2018
Istituto per la Conservazione e la Valorizzazione dei Beni Culturali - ICVBC - Sede Sesto Fiorentino
Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale - ISPC
manutenzione programmata
manutenzione predittiva
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/373428
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