La voce pubblicata in questo volume del "Bollettino" dell'OVI è parte del contributo scientifico dell'autrice al Tesoro della Lingua Italiana delle Origini nell'avanzamento dell'anno 2017.

Si pubblica qui la voce "AVERE" del Tesoro della Lingua Italiana delle Origini, giunta alla conclusione dopo un lavoro di molti anni, e oggi leggibile anche nel vocabolario on-line (www.vocabolario.org). I tempi lunghi della redazione di questa voce dipendono dal metodo attuato dal TLIO, che richiede l'esame di prima mano di tutte le occorrenze reperibili nella banca dati testuale dell'italiano antico allestita dall'Opera del Vocabolario Italiano (OVI), il Corpus TLIO, con ovvi problemi per le voci di alta e altissima attestazione(per queste i redattori adottano, naturalmente, delle strategie di lettura per ottimizzare il lavoro, passando dallo studio attento di singoli casi alla lettura veloce, ma sempre con l'idea di produrre il risultato di un esame esaustivo). Un'ulteriore difficoltà nasce, sempre per le voci di alta attestazione, dal fatto che nella banca dati sono lemmatizzate tutte le forme grafiche distinte, ma solo una selezione delle occorrenze; ciò comporta che il redattore deve esaminare almeno quanto basta per eliminare tutte le occorrenze di omografi non lemmatizzate con altri lemmi: nel caso di avere, in particolare, sono per es. pesanti le omografie di anno 'anno' e di amo, forma di amare v., di amo s.m. e anche di amore s.m., oltre che del sostantivo avere s.m. Ciò detto, si sono individuate nella banca dati 3090 forme grafiche riconducibili a avere v., per un totale di 38.067 occorrenze lemmatizzate, ma il forte "rumore semantico" ha comportato di fatto la lettura di oltre 500.000 contesti (che riversati per comodità in un unico file di Microsoft Word ne hanno generato uno di oltre 50.000 pagine).

La voce AVERE del Tesoro della Lingua Italiana delle Origini

MOSTI Rossella
2017

Abstract

Si pubblica qui la voce "AVERE" del Tesoro della Lingua Italiana delle Origini, giunta alla conclusione dopo un lavoro di molti anni, e oggi leggibile anche nel vocabolario on-line (www.vocabolario.org). I tempi lunghi della redazione di questa voce dipendono dal metodo attuato dal TLIO, che richiede l'esame di prima mano di tutte le occorrenze reperibili nella banca dati testuale dell'italiano antico allestita dall'Opera del Vocabolario Italiano (OVI), il Corpus TLIO, con ovvi problemi per le voci di alta e altissima attestazione(per queste i redattori adottano, naturalmente, delle strategie di lettura per ottimizzare il lavoro, passando dallo studio attento di singoli casi alla lettura veloce, ma sempre con l'idea di produrre il risultato di un esame esaustivo). Un'ulteriore difficoltà nasce, sempre per le voci di alta attestazione, dal fatto che nella banca dati sono lemmatizzate tutte le forme grafiche distinte, ma solo una selezione delle occorrenze; ciò comporta che il redattore deve esaminare almeno quanto basta per eliminare tutte le occorrenze di omografi non lemmatizzate con altri lemmi: nel caso di avere, in particolare, sono per es. pesanti le omografie di anno 'anno' e di amo, forma di amare v., di amo s.m. e anche di amore s.m., oltre che del sostantivo avere s.m. Ciò detto, si sono individuate nella banca dati 3090 forme grafiche riconducibili a avere v., per un totale di 38.067 occorrenze lemmatizzate, ma il forte "rumore semantico" ha comportato di fatto la lettura di oltre 500.000 contesti (che riversati per comodità in un unico file di Microsoft Word ne hanno generato uno di oltre 50.000 pagine).
2017
Istituto Opera del Vocabolario Italiano - OVI
La voce pubblicata in questo volume del "Bollettino" dell'OVI è parte del contributo scientifico dell'autrice al Tesoro della Lingua Italiana delle Origini nell'avanzamento dell'anno 2017.
Italiano antico
Vocabolario storico
Lessicografia italiana
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/373472
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