Questo Rapporto di ricerca nasce dalla collaborazione sviluppata nell'ambito del Piano Stra-tegico Metropolitano fra l'Istituto di Ricerca sui Sistemi Giudiziari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IRSiG-CNR) e la Corte d'appello di Bologna. I dati sono stati estratti dal data warehouse del Ministero della giustizia e dal Sistema informatico civile distrettuale (SICID). Il presente rapporto si articola in sei parti, fra loro strettamente connesse. I loro titoli richia-mano in maniera diretta il concetto di "sistema organizzativo aperto": la corte e il suo conte-sto, input, output, durata e magazzino. Ogni testo si conclude con un focus dedicato alla III sezione civile, specializzata in materia d'impresa. La prima parte è dedicata alle risorse umane che operano stabilmente nella Corte d'appello: magistrati togati e personale amministrativo. Questa parte del rapporto si concen-tra, in particolare, sui tassi di scopertura. I numeri del personale sono oggetto di compara-zione rispetto ad alcune variabili del contesto, come popolazione residente, imprese e avvoca-ti del foro. La seconda parte si occupa invece dell'input della Corte, ovvero dei flussi delle iscrizioni. Le domande di ricerca che guidano questa parte dell'elaborato sono essenzialmente due: chi sono i maggiori "produttori" di contenzioso della Corte? E ancora: emergono delle differenze fra i diversi territori del distretto, specialmente per ciò che attiene al tasso d'impugnazione? La terza parte ha come oggetto l'output della Corte, inteso come quantità di definizioni per anno, materia ed esito. Il tasso di riforma è utilizzato come chiave interpretativa per analizza-re il grado di stabilità della giurisdizione civile del distretto. La quarta parte sviluppa una riflessione sulla durata dei procedimenti che vengono cele-brati nella Corte. Questa sezione del rapporto propone, in particolare, un focus sull'incidenza del numero di udienze e magistrati avvicendati sul fascicolo, per verificare l'esistenza di una correlazione con i tempi di definizione dei procedimenti. La quinta parte esamina composizione e caratteristiche del carico di pendenze che gravano sulla Corte, identificando l'incidenza degli affari contenziosi in materia civile e di lavoro. La sesta parte, infine, presenta gli indici statistici utilizzati abitualmente nei rapporti dell'European Commission for the Efficiency of Justice (CEPEJ) per misurare la capacità di smaltimento di un ufficio del lavoro corrente o dell'arretrato, la durata prevista per la cause pendenti e più in generale dei procedimenti. Questi indici si configurano uno strumento in-tuitivo per interpretare l'evoluzione dei flussi di lavoro di un ufficio giudiziario come la Corte d'appello di Bologna.

Riduzione dei tempi dei procedimenti civili presso la Corte d'Appello di Bologna. Elaborazione statistica dei dati su carichi di lavoro, tempi di trattazione delle cause e procedimenti pendenti

Davide Carnevali;
2015

Abstract

Questo Rapporto di ricerca nasce dalla collaborazione sviluppata nell'ambito del Piano Stra-tegico Metropolitano fra l'Istituto di Ricerca sui Sistemi Giudiziari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IRSiG-CNR) e la Corte d'appello di Bologna. I dati sono stati estratti dal data warehouse del Ministero della giustizia e dal Sistema informatico civile distrettuale (SICID). Il presente rapporto si articola in sei parti, fra loro strettamente connesse. I loro titoli richia-mano in maniera diretta il concetto di "sistema organizzativo aperto": la corte e il suo conte-sto, input, output, durata e magazzino. Ogni testo si conclude con un focus dedicato alla III sezione civile, specializzata in materia d'impresa. La prima parte è dedicata alle risorse umane che operano stabilmente nella Corte d'appello: magistrati togati e personale amministrativo. Questa parte del rapporto si concen-tra, in particolare, sui tassi di scopertura. I numeri del personale sono oggetto di compara-zione rispetto ad alcune variabili del contesto, come popolazione residente, imprese e avvoca-ti del foro. La seconda parte si occupa invece dell'input della Corte, ovvero dei flussi delle iscrizioni. Le domande di ricerca che guidano questa parte dell'elaborato sono essenzialmente due: chi sono i maggiori "produttori" di contenzioso della Corte? E ancora: emergono delle differenze fra i diversi territori del distretto, specialmente per ciò che attiene al tasso d'impugnazione? La terza parte ha come oggetto l'output della Corte, inteso come quantità di definizioni per anno, materia ed esito. Il tasso di riforma è utilizzato come chiave interpretativa per analizza-re il grado di stabilità della giurisdizione civile del distretto. La quarta parte sviluppa una riflessione sulla durata dei procedimenti che vengono cele-brati nella Corte. Questa sezione del rapporto propone, in particolare, un focus sull'incidenza del numero di udienze e magistrati avvicendati sul fascicolo, per verificare l'esistenza di una correlazione con i tempi di definizione dei procedimenti. La quinta parte esamina composizione e caratteristiche del carico di pendenze che gravano sulla Corte, identificando l'incidenza degli affari contenziosi in materia civile e di lavoro. La sesta parte, infine, presenta gli indici statistici utilizzati abitualmente nei rapporti dell'European Commission for the Efficiency of Justice (CEPEJ) per misurare la capacità di smaltimento di un ufficio del lavoro corrente o dell'arretrato, la durata prevista per la cause pendenti e più in generale dei procedimenti. Questi indici si configurano uno strumento in-tuitivo per interpretare l'evoluzione dei flussi di lavoro di un ufficio giudiziario come la Corte d'appello di Bologna.
2015
Istituto di Ricerca sui Sistemi Giudiziari - IRSIG - Sede Bologna
Istituto di Informatica Giuridica e Sistemi Giudiziari - IGSG
organizzazione giudiziaria
statistica giudiziaria
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/373788
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact