In recent decades, it has become more and more evident that human rights and environmental protection are interrelated and interdependent: a healthy environment is necessary for the full enjoyment of human rights and the exercise of human rights (including rights to information, participation and access to justice) is crucial for environmental protection. This relationship has been recognized at every level of the world's legal systems, mainly through two paths: on the one hand, the 'greening' of existing human rights, on the other hand, the recognition of a human right to a healthy environment. Nowadays, despite its absence from the seminal human rights instruments (first and foremost the Universal Declaration of Human Rights), the right to a healthy environment is recognized in many countries and several regional human rights systems. Still, it has never been adopted in a universal human rights treaty or declaration. This contribution focuses on the role played (or not) by United Nations human rights bodies in recognition of the intrinsic link between the environment and the enjoyment of a wide range of human rights and in development of human rights norms relating to the environment, with a view to pinpointing evolving dynamics and emerging issues. In so doing, a special attention is devoted to the recent developments concerning a globally recognized human right to a healthy environment (legal status, advantages, instruments for recognition), in the practice of the UN Special Rapporteur on human rights and the environment and of the General Assembly (Resolution "Towards a Global Pact for the Environment").

Negli ultimi decenni, è divenuto sempre più evidente che diritti umani e ambiente sono legati e interdipendenti; un ambiente sano è necessario per il pieno godimento dei diritti umani e l'esercizio dei diritti umani (inclusi i diritti all'informazione, alla partecipazione e alla giustizia) sono cruciali per la protezione dell'ambiente. Questa interrelazione è stata riconosciuta ai diversi livelli dell'ordinamento giuridico (internazionale, regionale, nazionale) principalmente attraverso due percorsi: da un lato, il cd. "greening" (inverdimento) dei diritti umani esistenti e, dall'altro lato, il riconoscimento del diritto umano a un ambiente sano. Oggigiorno, nonostante la sua assenza negli strumenti fondamentali per i diritti umani (prima e soprattutto la Dichiarazione universale dei diritti umani), il diritto a un ambiente 'sano' è riconosciuto in numerosi ordinamenti nazionali e in diversi sistemi regionali per la tutela dei diritti umani. In questa prospettiva l'articolo analizzata la prassi internazionale recente (inter alia, Corte Inter-Americana). Ciononostante, questo diritto non è ancora riconosciuto in uno strumento vincolante di portata globale. A riguardo, l'articolo focalizza l'attenzione sul ruolo svolto (o non svolto) degli organismi per i diritti umani delle Nazioni Unite, dedicando un'analisi approfondita alla prassi del Relatore Speciale su Diritti umani e ambiente delle Nazioni Unite e al percorso avviato dall'adozione da parte dell'Assemblea Generale della Risoluzione "Towards a Global Pact for the Environment". Le principali questioni giuridiche e i problemi legati al riconoscimento di questo diritto sono approfonditi: status giuridico del diritto, benefici legati al suo riconoscimento (nella prospettiva della protezione dell'ambiente e in quella dei diritti umani) e possibili strumenti utilizzabili a tal fine. SOMMARIO: 1. Ambiente e diritti umani: interazioni e percorsi evolutivi. - 2. Il ruolo degli organismi per i diritti umani delle Nazioni Unite nei percorsi evolutivi in atto nell'ordinamento internazionale. - 3. Il riconoscimento del diritto universale a un ambiente sano: status giuridico del diritto, benefici, strumenti.

Il riconoscimento del diritto universale a un ambiente sano: questioni aperte e percorsi evolutivi

Valentina Rossi
2019

Abstract

In recent decades, it has become more and more evident that human rights and environmental protection are interrelated and interdependent: a healthy environment is necessary for the full enjoyment of human rights and the exercise of human rights (including rights to information, participation and access to justice) is crucial for environmental protection. This relationship has been recognized at every level of the world's legal systems, mainly through two paths: on the one hand, the 'greening' of existing human rights, on the other hand, the recognition of a human right to a healthy environment. Nowadays, despite its absence from the seminal human rights instruments (first and foremost the Universal Declaration of Human Rights), the right to a healthy environment is recognized in many countries and several regional human rights systems. Still, it has never been adopted in a universal human rights treaty or declaration. This contribution focuses on the role played (or not) by United Nations human rights bodies in recognition of the intrinsic link between the environment and the enjoyment of a wide range of human rights and in development of human rights norms relating to the environment, with a view to pinpointing evolving dynamics and emerging issues. In so doing, a special attention is devoted to the recent developments concerning a globally recognized human right to a healthy environment (legal status, advantages, instruments for recognition), in the practice of the UN Special Rapporteur on human rights and the environment and of the General Assembly (Resolution "Towards a Global Pact for the Environment").
2019
Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo - IRISS
978-88-9391-649-3
Negli ultimi decenni, è divenuto sempre più evidente che diritti umani e ambiente sono legati e interdipendenti; un ambiente sano è necessario per il pieno godimento dei diritti umani e l'esercizio dei diritti umani (inclusi i diritti all'informazione, alla partecipazione e alla giustizia) sono cruciali per la protezione dell'ambiente. Questa interrelazione è stata riconosciuta ai diversi livelli dell'ordinamento giuridico (internazionale, regionale, nazionale) principalmente attraverso due percorsi: da un lato, il cd. "greening" (inverdimento) dei diritti umani esistenti e, dall'altro lato, il riconoscimento del diritto umano a un ambiente sano. Oggigiorno, nonostante la sua assenza negli strumenti fondamentali per i diritti umani (prima e soprattutto la Dichiarazione universale dei diritti umani), il diritto a un ambiente 'sano' è riconosciuto in numerosi ordinamenti nazionali e in diversi sistemi regionali per la tutela dei diritti umani. In questa prospettiva l'articolo analizzata la prassi internazionale recente (inter alia, Corte Inter-Americana). Ciononostante, questo diritto non è ancora riconosciuto in uno strumento vincolante di portata globale. A riguardo, l'articolo focalizza l'attenzione sul ruolo svolto (o non svolto) degli organismi per i diritti umani delle Nazioni Unite, dedicando un'analisi approfondita alla prassi del Relatore Speciale su Diritti umani e ambiente delle Nazioni Unite e al percorso avviato dall'adozione da parte dell'Assemblea Generale della Risoluzione "Towards a Global Pact for the Environment". Le principali questioni giuridiche e i problemi legati al riconoscimento di questo diritto sono approfonditi: status giuridico del diritto, benefici legati al suo riconoscimento (nella prospettiva della protezione dell'ambiente e in quella dei diritti umani) e possibili strumenti utilizzabili a tal fine. SOMMARIO: 1. Ambiente e diritti umani: interazioni e percorsi evolutivi. - 2. Il ruolo degli organismi per i diritti umani delle Nazioni Unite nei percorsi evolutivi in atto nell'ordinamento internazionale. - 3. Il riconoscimento del diritto universale a un ambiente sano: status giuridico del diritto, benefici, strumenti.
Ambiente
Diritti umani
patto globale per l'ambiente
diritto umano a un ambiente sano
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/374276
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