Le difficoltà dell'economista stanno che sono diventati obsoleti i suoi strumenti: legge di Okun, ancora insegnata," se il PIL aumenta dell'1% anche l'occupazione aumenta dell'1%, ma anche se l'aumento è del 5 anche l'occupazione aumenta del 5. La rivoluzione digitale e la globalizzazione hanno rivoluzionato il ciclo della produzione e le nuove tecnologie sono labour saving e capital saving. La variabile investimento si lega all'organizzazione innovativa e questo richiede una rivoluzione del sociale e delle istituzioni, rompendo il legame tra creazione di valore manifatturiero ed occupazione. Il secondo paradigma si chiama moltiplicatore Keynesiano e dice che se aumenta la spesa pubblica aumentano gli investimenti e l'occupazione, gruppi politici ed istituzioni del mercato hanno allargato il concetto portando inflazione e debito a redistribuire finanza ai nuovi monopolisti del potere. Il risparmio rimane la variabile morale da coltivare, mentre l'indebitamento di comunità deve essere più evidente, da tempo io parlo di finanza di città e di welfare di popolazione per allargare la prospettiva di una chiara trasparenza nell'uso della finanza e del prestito per l'investimento. Il terzo paradigma riguarda l'idea che l'abbassamento del salario di ingresso serva a fare occupazione, i casi di caporalato dimostrano che questo principio di flessibilità adorato dagli economisti liberali uccidono la dignità del lavoro, il salario minimo legato ad un servizio di comunità o di formazione è strada nuova per ridare al lavoro ed alla pausa creativa la loro dignità di appartenenza, ma non basta occorrono nuovi investimenti sul potenziale territoriale o di sistema /scientifico, culturale, manifatturiero etc.) Le azioni di risveglio citate da Aldo Bonomi a proposito dell'elogio del Margine vanno in una direzione giusta se la rete delle comunità provvisorie di nuova urbanità o nuovo umanesimo guadagnano soggettività politica ed ispirano una nuova politica economica della città e dell'altra città, a civiltà plurale.

Verso l'utopia del possibile, la città bastevole per la risarcitura tra Europa e Mediterraneo, tra Europa e Cina

Pasquale Persico
2017

Abstract

Le difficoltà dell'economista stanno che sono diventati obsoleti i suoi strumenti: legge di Okun, ancora insegnata," se il PIL aumenta dell'1% anche l'occupazione aumenta dell'1%, ma anche se l'aumento è del 5 anche l'occupazione aumenta del 5. La rivoluzione digitale e la globalizzazione hanno rivoluzionato il ciclo della produzione e le nuove tecnologie sono labour saving e capital saving. La variabile investimento si lega all'organizzazione innovativa e questo richiede una rivoluzione del sociale e delle istituzioni, rompendo il legame tra creazione di valore manifatturiero ed occupazione. Il secondo paradigma si chiama moltiplicatore Keynesiano e dice che se aumenta la spesa pubblica aumentano gli investimenti e l'occupazione, gruppi politici ed istituzioni del mercato hanno allargato il concetto portando inflazione e debito a redistribuire finanza ai nuovi monopolisti del potere. Il risparmio rimane la variabile morale da coltivare, mentre l'indebitamento di comunità deve essere più evidente, da tempo io parlo di finanza di città e di welfare di popolazione per allargare la prospettiva di una chiara trasparenza nell'uso della finanza e del prestito per l'investimento. Il terzo paradigma riguarda l'idea che l'abbassamento del salario di ingresso serva a fare occupazione, i casi di caporalato dimostrano che questo principio di flessibilità adorato dagli economisti liberali uccidono la dignità del lavoro, il salario minimo legato ad un servizio di comunità o di formazione è strada nuova per ridare al lavoro ed alla pausa creativa la loro dignità di appartenenza, ma non basta occorrono nuovi investimenti sul potenziale territoriale o di sistema /scientifico, culturale, manifatturiero etc.) Le azioni di risveglio citate da Aldo Bonomi a proposito dell'elogio del Margine vanno in una direzione giusta se la rete delle comunità provvisorie di nuova urbanità o nuovo umanesimo guadagnano soggettività politica ed ispirano una nuova politica economica della città e dell'altra città, a civiltà plurale.
2017
Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo - IRISS
sviluppo urbano
area vasta
logistica
industria
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/377088
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