La modellizzazione spaziale di processi complessi, come quelli idrologici, è di assoluto rilievo in molte scienze ambientali e sta assumendo particolare importanza negli ultimi decenni anche alla luce di queicambiamenti climatici che diversi studi e rapporti di organismi internazionali stanno mettendo sempre più in evidenza (IPCC, 2013). Di particolare rilievo è lo studio della variabilità delle precipitazioni che puòfornire utili valutazioni relativamente all'impatto sulla disponibilità e gestione delle risorse idriche, sull'uso del suolo, sulle attività economiche e sulla società. La distribuzione spaziale delle piogge è condizionatada numerosi fattori ed è quindi necessario condurre uno studio dettagliato per migliorare l'accuratezza delle analisi (Chen et al., 2017). Negli ultimi anni sono stati proposti diversi metodi per l'interpolazionedei dati pluviometrici, e molti lavori sono stati dedicati al confronto tra i diversi modelli proposti. Infatti, l'applicazione del metodo di interpolazione appropriato può variare da regione a regione (Buttafuoco etal., 2016). Un approccio comunemente eseguito è il confronto tra tecniche deterministiche e geostatistiche. Dai risultati di questi confronti, molti autori hanno evidenziato come le tecniche geostatistiche forniscanouna migliore stima delle precipitazioni rispetto alle tecniche deterministiche (ad esempio, Goovaerts, 2000). Tuttavia, altri autori hanno concluso che i risultati dipendono dalla densità di campionamento (ad esempio, Dirks et al., 1998). Di conseguenza, nella letteratura non esiste consenso unanime su quale sia il metodo migliore per interpolare le precipitazioni mensili. Per quanto riguarda la Regione Calabria, negli ultimi anni sono stati condotti diversi studi sull'interpolazione spaziale delle precipitazioni mensili (Caloiero et al., 2015) e annuali (Longobardi et al., 2016), ma senza effettuare un confronto tra le diverse metodologie. Inoltre, studi pregressi hanno rilevato una certa dipendenza della pioggia dalla distanza dal mare (Buttafuoco et al., 2011; Caloiero et al., 2015), che può essere considerata in queste analisi.In questo studio, al fine di determinare il miglior metodo per l'interpolazione delle precipitazioni mensili in Calabria, una regione che per orografia e posizione geografica presenta una marcata variabilità spazialedelle piogge, sono stati confrontati i risultati derivanti dall'applicazione di approcci geostatistici e deterministici.

Analisi spaziale delle piogge in Calabria attraverso il confronto di metodi deterministici e geostatistici

Pellicone G;Caloiero T;Guagliardi I
2017

Abstract

La modellizzazione spaziale di processi complessi, come quelli idrologici, è di assoluto rilievo in molte scienze ambientali e sta assumendo particolare importanza negli ultimi decenni anche alla luce di queicambiamenti climatici che diversi studi e rapporti di organismi internazionali stanno mettendo sempre più in evidenza (IPCC, 2013). Di particolare rilievo è lo studio della variabilità delle precipitazioni che puòfornire utili valutazioni relativamente all'impatto sulla disponibilità e gestione delle risorse idriche, sull'uso del suolo, sulle attività economiche e sulla società. La distribuzione spaziale delle piogge è condizionatada numerosi fattori ed è quindi necessario condurre uno studio dettagliato per migliorare l'accuratezza delle analisi (Chen et al., 2017). Negli ultimi anni sono stati proposti diversi metodi per l'interpolazionedei dati pluviometrici, e molti lavori sono stati dedicati al confronto tra i diversi modelli proposti. Infatti, l'applicazione del metodo di interpolazione appropriato può variare da regione a regione (Buttafuoco etal., 2016). Un approccio comunemente eseguito è il confronto tra tecniche deterministiche e geostatistiche. Dai risultati di questi confronti, molti autori hanno evidenziato come le tecniche geostatistiche forniscanouna migliore stima delle precipitazioni rispetto alle tecniche deterministiche (ad esempio, Goovaerts, 2000). Tuttavia, altri autori hanno concluso che i risultati dipendono dalla densità di campionamento (ad esempio, Dirks et al., 1998). Di conseguenza, nella letteratura non esiste consenso unanime su quale sia il metodo migliore per interpolare le precipitazioni mensili. Per quanto riguarda la Regione Calabria, negli ultimi anni sono stati condotti diversi studi sull'interpolazione spaziale delle precipitazioni mensili (Caloiero et al., 2015) e annuali (Longobardi et al., 2016), ma senza effettuare un confronto tra le diverse metodologie. Inoltre, studi pregressi hanno rilevato una certa dipendenza della pioggia dalla distanza dal mare (Buttafuoco et al., 2011; Caloiero et al., 2015), che può essere considerata in queste analisi.In questo studio, al fine di determinare il miglior metodo per l'interpolazione delle precipitazioni mensili in Calabria, una regione che per orografia e posizione geografica presenta una marcata variabilità spazialedelle piogge, sono stati confrontati i risultati derivanti dall'applicazione di approcci geostatistici e deterministici.
2017
Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo - ISAFOM
9781234567897
analisi spaziale
precipitazioni
metodi deterministici
metodi geostatistici
Calabria
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/377222
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