Nel documento si intende rappresentare lo stato di avanzamento delle attività inerenti la progettazione del sistema di indicatori per la valutazione delle performance del sistema di gestione delle emergenze dei Contesti Territoriali. In sintesi, ai fini della definizione geografica dei Contesti Territoriali, questi sono composti da uno o più Comuni, come previsto per gli ambiti ottimali dal D.lgs 1/2018, e sono stati individuati secondo una metodologia che esplicita i criteri utilizzati, attraverso fonti informative certificate e che garantisca la replicabilità, descritta nel Report A1.1 "Linee Guida Contesti Territoriali e Comuni di Riferimento". Tale metodologia analizza le relazioni esistenti dal punto di vista socio-economico e demografico a partire dai dati e metodologie ISTAT, ed effettua verifiche in termini di raggiungibilità della popolazione, con il sistema dei limiti amministrativi delle province e delle città metropolitane, con le zone di allerta, con i bacini idrografici e con alcune mappe di pericolosità. È utile evidenziare che, per quanto concerne l'individuazione degli Ambiti territoriali e organizzativi ottimali di cui all'art.3, comma 3, del D.lgs. 1/2018, verranno forniti specifici indirizzi nella Direttiva per l'attuazione dell'Art.18 del Codice, inerente la "Predisposizione dei piani di protezione civile ai diversi livelli territoriali", ad oggi in fase di consultazione con ANCI, Regioni e Ministero dell'Interno.
Valutazione delle performance del sistema di gestione delle emergenze dei Contesti Territoriali (SAL 2020 - Prot. 0001908/2020)
A Anelli;G Carbone;C Chiappetta;A Gigliotti;A Mendicelli;F Mori;M Nocentini
2020
Abstract
Nel documento si intende rappresentare lo stato di avanzamento delle attività inerenti la progettazione del sistema di indicatori per la valutazione delle performance del sistema di gestione delle emergenze dei Contesti Territoriali. In sintesi, ai fini della definizione geografica dei Contesti Territoriali, questi sono composti da uno o più Comuni, come previsto per gli ambiti ottimali dal D.lgs 1/2018, e sono stati individuati secondo una metodologia che esplicita i criteri utilizzati, attraverso fonti informative certificate e che garantisca la replicabilità, descritta nel Report A1.1 "Linee Guida Contesti Territoriali e Comuni di Riferimento". Tale metodologia analizza le relazioni esistenti dal punto di vista socio-economico e demografico a partire dai dati e metodologie ISTAT, ed effettua verifiche in termini di raggiungibilità della popolazione, con il sistema dei limiti amministrativi delle province e delle città metropolitane, con le zone di allerta, con i bacini idrografici e con alcune mappe di pericolosità. È utile evidenziare che, per quanto concerne l'individuazione degli Ambiti territoriali e organizzativi ottimali di cui all'art.3, comma 3, del D.lgs. 1/2018, verranno forniti specifici indirizzi nella Direttiva per l'attuazione dell'Art.18 del Codice, inerente la "Predisposizione dei piani di protezione civile ai diversi livelli territoriali", ad oggi in fase di consultazione con ANCI, Regioni e Ministero dell'Interno.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.