Scheda sull'Iliade. L'Iliade, insieme all'Odissea, è un libro importantissimo e fondamentale per Vico, in quanto i poemi omerici contengono per lui tutto quello che si può conoscere e sapere sulle antichità gentilesche. Vico, già a partire dalla Dipintura, colloca Omero al centro della sua riflessione. Inoltre il terzo libro della Scienza nuova del 1730 e del 1744 è interamente dedicato alla «discoverta del vero Omero» e a tutte le «pruove filologiche e filosofiche» della grande tesi «che quest'Omero sia egli stato un'idea ovvero un carattere eroico d'uomini greci, in quanto essi narravano, cantando, le loro storie». La scoperta vichiana dell'universale fantastico e la centralità del sapere poetico rappresentano la chiave di lettura peculiare della Scienza nuova, e soprattutto tracciano un percorso privilegiato per seguire la riflessione filosofica contemporanea intorno ai temi delle funzioni creative del processo gnoseologico. La teoria dei generi fantastici che per Vico «erano formati da fantasie robustissime, come d'uomini di debolissimo raziocinio», e che si manifestavano sotto forma di «sentimenti vestiti di grandissime passioni, e perciò piene di sublimità e risveglianti la maraviglia», rappresenta un vero e proprio metodo per ricostruire la storia del cammino delle nazioni.
Omero, Iliade, Padova, s.e., 1732
Alessia Scognamiglio
2019
Abstract
Scheda sull'Iliade. L'Iliade, insieme all'Odissea, è un libro importantissimo e fondamentale per Vico, in quanto i poemi omerici contengono per lui tutto quello che si può conoscere e sapere sulle antichità gentilesche. Vico, già a partire dalla Dipintura, colloca Omero al centro della sua riflessione. Inoltre il terzo libro della Scienza nuova del 1730 e del 1744 è interamente dedicato alla «discoverta del vero Omero» e a tutte le «pruove filologiche e filosofiche» della grande tesi «che quest'Omero sia egli stato un'idea ovvero un carattere eroico d'uomini greci, in quanto essi narravano, cantando, le loro storie». La scoperta vichiana dell'universale fantastico e la centralità del sapere poetico rappresentano la chiave di lettura peculiare della Scienza nuova, e soprattutto tracciano un percorso privilegiato per seguire la riflessione filosofica contemporanea intorno ai temi delle funzioni creative del processo gnoseologico. La teoria dei generi fantastici che per Vico «erano formati da fantasie robustissime, come d'uomini di debolissimo raziocinio», e che si manifestavano sotto forma di «sentimenti vestiti di grandissime passioni, e perciò piene di sublimità e risveglianti la maraviglia», rappresenta un vero e proprio metodo per ricostruire la storia del cammino delle nazioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.